La Nuova Sardegna

Aglientu, a Natale il presepe infinito di zio Teuccio

Aglientu, a Natale il presepe infinito di zio Teuccio

Un rito che si ripete da 76 anni ad Aglientu: l’attesa del presepe di zio Teuccio Cassoni

22 dicembre 2018
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Un rito che si ripete da 76 anni ad Aglientu: l’attesa del presepe di zio Teuccio Cassoni. E anche per il Natale 2018 non poteva mancare. È pronto e fa bella mostra in casa sua. Ogni Natale, infatti, da quando aveva 20 anni – ovunque si trovi – non manca mai un’originale riproduzione della natività di Cristo. Ogni anno, però, si cambia qualcosa, un particolare un oggetto nuovo prende forma. Ogni pezzo viene trasformato e prende nuova vita. «Potrei rinunciare a tutto – ha sempre raccontato, nel tempo, il 96enne zio Teuccio – potrei rinunciare a tante cose ma di certo non al mio presepe. Per me è molto importante. Se non lo faccio, sento che mi manca qualcosa». Realizzare i presepi è qualcosa che, ormai, è insito nella lunga vita di zio Teuccio Cassoni: una tradizione portata avanti anche negli anni della guerra.

Lui crede nel valore cristiano del presepe e gli dà un’importanza sociale, quasi vitale. «Il presepio – sostiene – non ha età, riunisce la famiglia, nonni e nipoti, e non conosce limiti, oltrepassa le barriere politiche e di religione, invita a stare insieme le popolazioni dei diversi continenti e, nel miracolo della nascita, rinnova il messaggio di speranza». Lavorare al suo presepe lo mantiene attivo e gli permette di conservare la manualità artigianale: «Mi piace dare forma alle casette di sughero dei pastori, mi piace questo rito che ripeto ogni anno con una certa preparazione. Sistemo tutto e do a tutte le cose una loro collocazione studiata e calcolata. Ogni volta che vedo che è pronto sono felice». Per i figli e i nipoti di zio Teuccio è sempre un rito quello di realizzare il presepe e aiutarlo. E tutti in paese aspettano la sua creazione. (sebastiano depperu)
 

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