La Nuova Sardegna

Oliena, ogni rione è un presepe

di Nino Muggianu
Oliena, ogni rione è un presepe

Non c’è limite alla fantasia degli artigiani olianesi: presepi di legno, di ferro o di cioccolato, incastonati in una brocca, abbelliti dai costumi sardi. Il paese mette a confronto (ma non in gara)...

22 dicembre 2018
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Non c’è limite alla fantasia degli artigiani olianesi: presepi di legno, di ferro o di cioccolato, incastonati in una brocca, abbelliti dai costumi sardi. Il paese mette a confronto (ma non in gara) le creazioni dei vari rioni, nelle chiese e non solo, con la regia di Francesca Deledda e l’impegno del Comune di Oliena e del parroco don Giuseppe Mattana.

Un tour affascinante che non a caso inizia dalla chiesa dei frati Minori Osservanti di San Francesco, proprio l'ideatore del primo presepe della storia. Qui è esposta l’opera di Lussorio Sedda realizzata con i mattoncini di legno.

A due passi, nel cortile antistante l'ingresso laterale della chiesa di Sant’Ignazio di Loyola, il grande presepe con i principali personaggi della natività quasi a grandezza naturale.

Ancora qualche decina di metri e tra le case di pietra appare la spettacolare facciata della chiesa di Santa Maria D'Itria, in via Ichnusa. Qui il presepe di Francesca Deledda, deus ex machina della manifestazione, è stato realizzato all'interno della brocca della sposa che faceva parte del corredo. Un oggetto indispensabile nella famiglia. «Ho voluto realizzare questa brocca molto elaborata e all'interno, visto che Maria è diventata sposa e madre e l'acqua è vita, simboleggiata nel battesimo, ho inserito il presepe in stile sardo. Presepe – spiega ancora Deledda – che era stato esposto ad Urbino lo scorso anno al Collegio Raffaello nella manifestazione “La via dei presepi” insieme ad altri trecento. Da lì è nata l'idea di realizzare questa manifestazione nel mio paese con l’aiuto dell'amministrazione comunale e soprattutto del nostro parroco don Giuseppe Mattana che ci ha dato il permesso di aprire le chiese che adesso sono a disposizione di tutti».

Si attraversa la strada e sempre in via Ichnusa c'è il bellissimo presepe storico che appartiene alla chiesa di Nostra Signora di Sa Itria. È stato realizzato nell'atrio di una vecchia casa disabitata, proprio a simboleggiare la povertà predicata da San Francesco. Salendo per i tortuosi vicoli che portano verso piazza San Leo, riportata di recente al suo splendore, s'incontra un altro grande presepe dei rioni, in via Ippolito Nievo. I personaggi sono tutti rigorosamante in mucadore, berritta e abito di velluto. A breve distanza c'è il presepe di un giovane coltellinaio che ha voluto omaggiare il suo rione.

Nella chiesa di San Lussorio, il santo più amato dagli olianesi – tanto che non sono pochi ad essere convinti che sia il santo patrono – ci sono due i presepi. All'ingresso quello tradizionale con i personaggi in costume dei paesi limitrofi che si dirigono verso la grotta col Bambinello, sotto l'imponente e rassicurante presenza del monte Corrasi ammantato di neve. Il presepe artistico che rientra nel circuito della Deledda è del fabbro Tore Sanna, posizionato in prossimità dell'altare. Una Natività in ferro forgiato a mano e brunito a fuoco.

Passiamo alla chiesa di Santa Croce a un tiro di schioppo dal palazzo comunale. Anche qui i presepi sono due, quello del circuito artistico, realizzato dal falegname Giuseppe Canudu, un unico pezzo ricavato da un tronco di pero selvatico. L'altro è quella della ricamatrice storica di Oliena, la signora Carmina Tuppone: «Sono 52 anni che lavoro con filo e ago. Un mio mucadore lo aveva acquistato anche l'attrice americana Audrey Hepburn. Adesso con molto piacere sono stata coinvolta da Francesca Deledda e nella chiesa di Santa Croce ho realizzato il presepe con tutti i personaggi in costume. Statuine che rappresentano il pastore, la donna olianese che porta il pane carasau alla grotta, la ricamatrice, ecc. Lavoro fatto assieme alle mie nipoti Antonella, Antonietta, Manuela e Pietro».

Infine nella chiesa di Sant'Anna, nei pressi del cimitero, all’ingresso c’è la dolce Natività realizzata tutta in cioccolato dalla signora Severa Mussissu. Nella stessa chiesa, il presepe realizzato dai bambini della IV B della scuola elementare nel 2010-2011 dipingendo delle vecchie tegole.

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