La Nuova Sardegna

Il jazz si fonde con la classica: applausi per “Back to Bach”

di Nicola Nieddu
Paolo Fresu in concerto ad Alghero (foto roberto gabrielli)
Paolo Fresu in concerto ad Alghero (foto roberto gabrielli)

Paolo Fresu e i Virtuosi Italiani incantano ad Alghero nel concerto in cattedrale. Il trombettista: «La musica barocca ha molte affinità con quella afroamericana»

27 dicembre 2018
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ALGHERO. Un Bach che non avete mai sentito, un viaggio fatto di ricerca musicale e allo stesso tempo culturale. In “Back to Bach” Paolo Fresu ha messo insieme musica classica e jazz, evidenziando come i due mondi siano distinti, ma non distanti. «La musica classica e specialmente quella barocca – ha detto lo stesso Fresu – hanno molte affinità con il jazz». Domenica scorsa, nella cattedrale di Santa Maria, ad Alghero, Paolo Fresu e l’ensemble I Virtuosi Italiani hanno regalato un concerto ricco di pathos in un'atmosfera suggestiva per uno degli appuntamenti più attesi ed affascinanti della seconda edizione di JazzAlguer.

Il viaggio musicale di Fresu e dei Virtuosi Italiani ha spaziato dal repertorio barocco a pagine contemporanee, da Johann Sebastian Bach all'improvvisazione jazzistica. Concerto sold out per Paolo Fresu con la grande Cattedrale algherese che è sembrata sin troppo piccola per accogliere le tante persone presenti (circa 700). In Back to Bach la tromba di Fresu ha interagito con I Virtuosi Italiani, complesso nato nel 1989, uno degli ensemble più versatili e apprezzati del panorama colto contemporaneo, facendo rivivere il barocco nella cifra jazzistica. «Più si va indietro nel tempo e più penso che la musica assuma un carattere popolare, qualità che è proseguita, anche se solo in parte, nei secoli successivi. Il jazz è l’ultima propaggine di questa qualità, pur con evoluzioni che hanno assunto sfumature e inclinazioni diverse».

“Back to Bach” è il secondo appuntamento della rassegna Jazz Alguer, organizzata dall’associazione culturale Bayou club events con il patrocinio del Comune di Alghero, Fondazione Alghero e Regione, oltre a numerosi sponsor privati, e giunta alla seconda edizione e inaugurata lo scorso 2 novembre dal concerto del violoncellista Mario Brunello, che si sarebbe dovuto svolgere nel piazzale all’ingresso del cimitero algherese, ma poi spostato nella cattedrale di Santa Maria per motivi legati al maltempo.

«Jazz Alguer si lega sempre di più alla città – aveva anticipato Fresu in conferenza stampa – non solo dal punto di vista musicale, ma anche del territorio e dei momenti importanti per una comunità, mi riferisco al concerto dello scorso novembre, questo di Natale, Valverde e tutta una serie di appuntamenti che raccontano in musica la fede, la devozione di un popolo, ma anche l’idea del gusto, la cucina. Alghero e il suo territorio hanno tanto da proporre e questo può essere fatto in musica».

Il calendario di Jazz Alguer proseguirà sino al mese di luglio con tantissimi artisti anche di fama mondiale, la conferma dell’International Jazz Day Unesco e il Contest Muditerrani riservato a giovani band emergenti nel panorama musicale internazionale. Suggestivo l’appuntamento di aprile con l'omaggio al Santuario di Nostra Signora di Valverde con una giornata interamente dedicata alla musica lungo il cammino dei pellegrini. Tra i nomi più attesi c’è nientemeno che il cantautore genovese Gino Paoli, che per l’occasione si presenta con “L’Art de l’Encontre”, con Danilo Rea, in programma il 29 giugno nella splendida cornice delle cantine Sella & Mosca.
 

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