La Nuova Sardegna

«Rock e canto a cuncordu per una serata da sogno»

di Monica De Murtas
«Rock e canto a cuncordu per una serata da sogno»

La cantante senese parla del concerto di San Silvestro stanotte a Castelsardo «Ho imparato “No potho reposare” da Parodi. Una delle mie canzoni preferite»

31 dicembre 2018
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Il count down sta per concludersi. Fra poche ore Gianna Nannini stella italiana del rock salirà sul palco del capodanno in piazza a Castelsardo. Allo scoccare della mezzanotte di oggi, annunciata da spettacolari fuochi d’artificio, la cantautrice presenterà il suo live “Fenomenale”. L’evento che fa tappa a Castelsardo porta sul palco accanto a Nannini una formazione d’eccezione composta da: Davide Tagliapietra e Thomas Festa alle chitarre, Will Medini alle tastiere, sequenze e programmazioni, Daniel Weber al basso, Moritz Muller alla batteria, Isabella Casucci, Annastella Camporeale e Roberta Montanari ai cori. La rocker ha consolidato con il suo ultimo album “Amore gigante” e il “Fenomenale Tour” una nuova stagione di successi. Ad accogliere Nannini sarà un sold out già annunciato nei giorni scorsi per quanto riguarda le strutture ricettive ma l’ampia Piazza Nuova pensata per i grandi eventi potrà accogliere migliaia di persone. Il live che ha entusiasmato la penisola e le principali capitali europee si preannuncia fuori dagli standard proposti finora. La scaletta canonica sarà infatti impreziosita da alcune variazioni per un evento che entrerà negli annali come promesso dalla stessa Nannini in diversi messaggi lanciati ai suo fan nei giorni scorsi: «Castelsardo è il luogo dove da sempre voglio andare vi aspetto tutti qui per una notte da sogno».

C’è un particolare feeling tra la rocker senese e la Sardegna. «Amo quest’isola – dice Nannini – perché ho avuto modo sin da ragazza di conoscere la gente che ci abita nei miei tanti viaggi in Sardegna: moto, sacco a pelo e campeggio libero. In particolare nella zona di Arzachena sono stata spesso ospite di amici. Questo accadeva quando non ero ancora famosa e conosciuta. Poi nei primi concerti ho conosciuto tanti artisti sardi. Mi sono anche trovata a fare delle gare in rima con i poeti improvvisatori. Toscani e sardi hanno in comune questa tradizione antichissima che noi chiamiamo l’ottava rima ed una forma poetica simile al free style che oggi fanno i rapper. Castelsardo poi è la patria del canto a cuncordu una cosa unica al mondo. Sono sempre stata attratta dalla sua melodia».

Per questo ha deciso di cantare a Castelsardo?

«Sì. Non dovevo cantare a Capodanno, avevo declinato le varie richieste ma quando mi hanno proposto di fare un concerto a Castelsardo ho subito accettato con grande emozione perché conosco da sempre le tradizioni di questo borgo antico ma non ci sono mai stata. I primi a parlarmi di Castelsardo e del canto a cuncordu furono i professori con cui mi sono laureata. Beh eccomi qui, finalmente.»

Ci può anticipare qualcosa sulle annunciate variazioni alla scaletta?

«Il concerto sarà quello del “Fenomenale tour”. Le variazioni ci saranno, ma preferisco non dire altro. Il concerto sarà reso unico grazie al pubblico, che sono certa sarà meraviglioso. I concerti in Sardegna sono sempre difficili da un punto di vista organizzativo, ma poi si è ripagati dall’atmosfera che si crea. Proprio la problematica organizzativa mi ha tenuto a lungo lontana dalla Sardegna. Son tornata l’estate scorsa, a Golfo Aranci, ed è stato un concerto emozionante».

Un concerto in cui ha eseguito a sorpresa “No potho reposare”, accompagnata dalle launeddas di Gavino Murgia. Come è nata questa collaborazione?

«Ci tengo a dire che “No potho reposare” è una delle mie tre canzoni preferite in assoluto insieme a “My Way” e “You’ve got a friend”. Mi viene voglia di cantarla spesso e ancor di più quando incontro qualche persona di origine sarda in giro per il mondo. Allora si canta sempre questa meraviglia, che io ho imparato ad Alghero. Me l’ha insegnata, con grande amore e con la sua voce unica e bellissima, Andrea Parodi, dei Tazenda. Mi emoziona sempre pensarci. Proprio ad un concerto dei Tazenda conobbi Gavino Murgia che è diventato un carissimo amico. Gavino è un talento delle launeddas oltre che un jazzista unico che merita il successo internazionale che ha ormai raggiunto».

La tendenza musicale di oggi è orientata verso il rap e il trap. Cosa pensa di questi generi musicali?

«A me sono sempre piaciuti il rap e il trap perché affrontano temi sociali, di attualità e mi son divertita a collaborare con Fabri Fibra e con Fedez; ho spesso messo la mia voce in qualche loro brano. Perché c’è sempre bisogno di melodia in quei pezzi, e io se posso dò il mio contributo. I miei generi preferiti restano però il blues rock e il soul. In Sardegna ci sono veri talenti di blues e rock.Talenti che nel resto d’Italia ce li sogniamo. Chi sono? Basta farsi un giro in Internet per scoprirli».

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