La Nuova Sardegna

Le giornate Fai d'autunno: in Sardegna sei tesori da scoprire

Il parco di Tepilora
Il parco di Tepilora

L'edizione 2019 è dedicata all'Infinito di Giacomo Leopardi: panorami mozzafiato, parchi riconosciuti dall'Unesco e l'eterna storia del sale nel ventaglio delle proposte isolane

04 ottobre 2019
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CAGLIARI. Sei tesori aperti al pubblico in Sardegna il 13 e il 14 ottobre per le giornate Fai d'autunno. L'edizione 2019 è dedicata all'Infinito di Giacomo Leopardi. I sei siti dell'Isola - dei 700 in tutta Italia - si potranno visitare a La Maddalena, Santa Teresa di Gallura, Palau, Posada, Cagliari, Assemini. Legato in qualche modo alla poesia di Leopardi è il faro che sarà aperto a Capo Testa, a Santa Teresa di Gallura. E va in questa direzione anche la scelta del semaforo marittimo di Guardia vecchia a La Maddalena, che sarà visitabile a numero chiuso con un massimo di 160 persone. Le aperture di Santa Teresa e La Maddalena sono una primizia.

Un'altra attrazione è il parco naturale di Tepilora, area protetta che nel 2017 ha ottenuto dall'Unesco il riconoscimento di riserva della Biosfera. Una visita abbinata al borgo di Posada, piccolo e antico centro medioevale arroccato sulla collina. Con vista sul mare e sull'entroterra.

Tra storia e paesaggio anche un'altra proposta delle giornate Fai, la Batteria Talmone, che da due duecento anni presidia il braccio di mare che separa l'isola di Spargi dalla Sardegna.

A Cagliari è in programma l'apertura al pubblico del Laboratorio di didattica e ricerca per la conservazione dei Beni culturali sul colle di Bonaria. Sempre nel Cagliaritano sarà possibile entrare alle Saline Conti Vecchi di Macchiareddu in una sorta di viaggio all'indietro, agli albori dell'attività estrattiva. Un percorso in un'area naturalistica molto particolare: si potrà visitare a bordo di un trenino che partirà ogni ora. «Importante la collaborazione delle istituzioni, ma anche delle scuole - ha spiegato la presidente del Fai regionale, Monica Scanu, presentando la due giorni - L'invito alla visita è rivolto a tutti, soprattutto alle nuove generazioni. Quando Leopardi compose l'Infinito aveva appena ventuno anni. E l'Infinito va inteso come apertura verso i temi ambientali». (Ansa).

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