La Nuova Sardegna

Mare e vento possono essere i prodotti tipici di una sagra? A Putzu Idu, nella marina di San Vero Milis, sì: oggi e domani il lungomare ospiterà la Sagra del surf, giunta alla terza edizione. Sullo sfondo uno dei mari più cristallini della Sardegna e la sagoma imponente di Capo Mannu, un vero e proprio luogo del cuore per tutti i cacciatori di onde sardi. Un weekend da leoni, con al centro la celebrazione della cultura del surf e del rispetto per l'ambiente. Se le sagre generalmente riguardano l'ambito enogastronomico, stavolta oltre al cibo ci saranno altri prodotti del territorio: attività sportive di tutti i tipi, momenti dedicati alla cultura, pulizia delle spiagge, concerti, laboratori di artigiani ed artisti: un'intera area sarà dedicata al lavoro degli shaper, i realizatori artigianali di tavole da surf.

Lo stretto legame tra il mondo del surf e il rispetto dell'ambiente non è una novità: cavalcare le onde di un mare inondato di plastica non è chiaramente un piacere. Novità dell'edizione 2019 saranno gli incontri e i confronti sul palco: nei due giorni della sagra si alterneranno l'ultramaratoneta Roberto Zanda, che racconterà la sua dura rinascita dopo aver perso braccia e gambe per assideramento in una gara in Canada, l'autrice sardo-australiana Lisa Camillo, che presenterà i suoi lavori di inchiesta sulle basi militari in Sardegna, e i surfisti Nicola Zanella e Winki, alle prese con viaggi in oriente per trovare le radici del surf.

Sul palco, per celebrare il connubio tra sport acquatici e ambiente, anche gli esperti del CNR, dell'Area Marina Protetta “Sinis – Mal di Ventre”, dell'International Marine Center di Torregrande e i pescatori della zona. Un weekend giorni fuori stagione, come lo definiscono gli organizzatori, che in qualche modo mostra le prospettive di un turismo e di uno sviluppo che dialogano costantemente con l'ambiente, creando modelli nuovi e fino ad oggi ancora poco praticati.