La Nuova Sardegna

A Mamoiada inseguendo una stella

A Mamoiada inseguendo una stella

Lo chef Mauro Ladu torna a casa per aprire il suo locale e proporre un viaggio nei sapori di un territorio tutto da esplorare 

06 ottobre 2019
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Il sogno di Mauro Ladu è decorare Mamoiada con una stella Michelin. Sarebbe la conclusione perfetta del percorso di redenzione di questo paese barbaricino che nel giro di vent’anni è passato dall’essere ospite fisso delle pagine di cronaca nera a protagonista assoluto di quelle della cultura e dell’enogastronomia.

Duemilacinquecento residenti all’anagrafe e un museo, quello del carnevale barbaricino, che con le sue maschere tradizionali attrae trentamila visitatori ogni anno. E un territorio circondato da vigneti e uve che, dopo la vendemmia, confluiscono nelle oltre venti cantine che costellano le strade del centro e della periferia. Il passo successivo non poteva che essere quello di un ristorante di alto livello, capace di esaltare la tradizione e i prodotti del territorio.

Un passo coraggioso e ambizioso che Mauro (nelle foto di Gabriele Doppiu) ha voluto fare rientrando nel suo paese dopo vent’anni trascorsi nell’alta ristorazione. Dopo il diploma all’Istituto alberghiero di Tortolì, è stato il fido scudiero dello chef Cristiano Andreini ad Alghero (quando arrivò anche la stella Michelin) e nell’avventura in Russia, nel ristorante di fronte al Cremlino. Poi altre esperienze a Porto Rotondo (allo Yacht Club) e Cagliari (Cucina.Eat). Fino a quando «ho sentito l’esigenza di mettermi in proprio, fare qualcosa di mio» dice passeggiando all’interno del cantiere che tra qualche settimana diventerà la sua Osteria Abbamele. Una scelta professionale che si è trasformata in una scelta di vita a tutto tondo, capace di coinvolgere tutta la famiglia. Perché «mi stavo guardando intorno e non ero molto convinto, a Cagliari il mercato è saturo, ci sono tantissimi ristoranti. È stata mia moglie a lanciare l’idea: perché non torni a Mamoiada? ». Sara Tavolacci è un’altra che non ha paura delle sfide, ha deciso di lasciare un lavoro sicuro nello studio di un notaio per affiancare in sala il marito: «Sarà tutto nuovo ma non mi spaventa, anche io avevo voglia di cambiare».
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