La Nuova Sardegna

Il fascino discreto dei macarons e delle madeleine

Roberto Sanna
Il fascino discreto dei macarons e delle madeleine

Dalla Francia a Sassari passando per le navi da crociera. «La passione per i dolci me l’ha trasmessa mia nonna» «Adoro copulette e ricottelle ma da me non le troverete»

13 ottobre 2019
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SASSARI. L’attrazione è irresistibile, il piccolo Yohann decide molto presto che cosa farà da grande e imbocca il percorso della scuola alberghiera a Biarritz, quattro anni che si concludono con la specializzazione di dolci al piatto. Da quel momento in poi avvia un percorso di formazione impegnativo per cimentarsi sul campo e imparare, oltre ai segreti della pasticceria, le lingue straniere.

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Stagioni impegnative a Nantes, poi nel sud dell’Inghilterra e ancora in Francia a La Rochelle, in un ristorante stellato dove «ho imparato più che in tutte le esperienze precedenti messe insieme, in particolare sul cioccolato e sullo zucchero. A quel punto mi sono sentito pronto per cercare lavoro. Volevo andare lontano dalla Francia, sfruttando anche la conoscenza della lingua inglese. Ho messo on line il curriculum e dopo un po’ mi hanno contattato per un colloquio. Genericamente si parlava dell’apertura di un ristorante francese ai Caraibi, poi ho scoperto che si trattava di lavorare su una nave da crociera della Disney Cruise Line. Mi assegnarono a un ristorante francese a tema “Ratatouille”, quello del topino chef Remy. Sono rimasto su quelle navi sette anni, con un breve intervallo».

E ai Caraibi, sulla nave della Disney, la sua vita cambia perché conosce una receptionist sarda che diventerà la sua compagna: «Avevamo grandi progetti, pensavamo anche di aprire un locale in Australia – sorride Yohann – poi è arrivato il nostro primo bambino e siamo tornati in Europa. Prima in Sardegna, quindi sono ripartito per la Francia, ad Aix-en-Provence, ma è stata una delusione. Non c’era feeling, la Francia era cambiata in peggio rispetto a quando ero andato via, non mi piaceva più stare nel mio paese. Così ho pensato alla Sardegna: la frequentavo regolarmente dal 2012, mi piaceva, mi è venuta voglia di provarci. L’idea era stare al Nord, in una città, quindi Sassari, Alghero od Olbia. Alla fine abbiamo scelto Sassari, che è vicino a Sennori, dove abitiamo, e ho cominciato a cercare un locale dove aprire l’attività. E vi confesso che più giravo nella vostra città alla ricerca del locale giusto, più mi piaceva: né troppo piccola né troppo grande, hai tutto vicino, la gente si conosce, il feeling questa volta è stato quello giusto».

La ricerca è cominciata nel dicembre dell’anno scorso, “Ouh La La” è stata inaugurata nemmeno un mese fa, il 18 settembre, Yohann nel laboratorio e Alicee dietro il bancone della caffetteria, si fa già la fila per gustare quei dolci che non si trovano da nessun’altra parte: «Per ora propongo la pasticceria francese classica. Più avanti proporrò variazioni sul tema, farò qualcosa di mio, creazioni personali che ho sempre preparato nelle mie precedenti esperienze. Ci tengo a dire che quello che vedete è tutto artigianale, utilizzo materie prime di alta qualità, prodotti professionali specifici. Mi piacerebbe anche lavorare con produttori locali, per esempio per avere sempre uova fresche, ma non ho avuto nemmeno il tempo di mettere un annuncio, lo farò il prima possibile. L’apertura è stata una bella sorpresa, la gente stava aspettando di vederci all’opera, ho due aiutanti, presto diventeranno tre. In questa zona ci sono diversi bar, è vero, ma questo è un locale diverso, non serviamo alcolici. Che cosa penso dei dolci sardi? Alcuni mi piacciono molto, per esempio formaggelle, ricottelle e copulette. Altri meno, sono già visti. Di sicuro non li troverete qui, a Sassari ci sono bravi pasticceri, non voglio entrare in concorrenza con loro. A me interessa solo proporre le mie specialità». Dal laboratorio arriva un richiamo, Yohann saluta e corre a infornare. La gente che affolla questo piccolo angolo di Francia lo osserva attraverso una grande vetrata: «Una mia idea, voglio che tutti vedano come lavora un artigiano dei dolci». E a giudicare dal profumo che pervade il locale e dalla coda di persone alla cassa, lavora molto bene.

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