Aria di mari, la bolla d’eccellenza nasce dal Vermentino di Badesi
L’azienda Li Seddi di Franco Stangoni fa strike con l’extra brut
La “bolla delle bolle”: l’esplosione della produzione di spumanti in quasi in ogni zona e quasi con ogni varietà allevata in Italia. Un fenomeno nato sulla scia del boom mondiale (con effetto traino su tutto il comparto) dei due Prosecco, quello della zona collinare e originaria, il Docg, e quello d’area più larga, il Doc. E che, come logico, non ha dato sempre e ovunque risultati eccelsi. Ma che ha avuto il merito di svelare ed esaltare vocazioni di uve fin lì non esattamente primattrici. E dove si è scelto di rischiare la produzione in proprio – non semplice per necessità di dotazione e di spazi adeguati per far “lavorare” sui lieviti i vini per il tempo giusto - c’è stata anche una palese crescita del livello tecnico delle cantine. In Sardegna la strada della spumantistica era stata aperta da animosi (e dotati) precursori ben prima che fosse tendenza. Ma è rimasta limitata a lungo a pochi produttori. Cui, con ambizione confortata dalla palese crescita globale di reputazione dei vini sardi, si sono aggiunti ora nuovi protagonisti, e alcuni con esiti strafelici.
È il caso di Li Seddi, l’azienda varata da Franco Stangoni, le dune sabbiose di Badesi (golfo dell’Asinara) come vocato teatro d’azione e il privilegio ulteriore di viti a piede franco (originarie e non reinnestate su piede americano dopo la strage da fillossera). Qui si allevano con successo Cannonau (prodotto anche nella meno usuale versione passita), Vermentino (con risultati super) e Moscato. Proprio da quest’ultima uva è partita la… via alla bolla di Li Seddi. Argutamente virata poi sul Vermentino con la scelta del metodo classico e del basso dosaggio. Il risultato? Un Extra Brut millesimato (da uve di una singola vendemmia) che ha subito fatto strike. L’Aria di Mari – nome tributo al suo terroir -, da un anno a due sui lieviti, trama finissima, fresco, sapido e ricco di profumi (erbe mediterranee, agrumi, frutti bianchi) ha finale lungo e gustoso, e si esalta con crudi e cotti di mare. Costa poco più di 20 euro, e li stravale: come ha ribadito il primo posto assoluto tra gli spumanti di Sardegna centrato nell’annuale Guida on line ai vini della regione firmata da Vinodabere.it. (a.p.)