Olbia, tra costumi, applausi e sorrisi: tutti i colori della processione di San Simplicio
Olbia. San Simplicio si affaccia dal portone della basilica in cima a una piramide di rose rosse: il martire si offre alla sua gente e la città lo ricambia con cascate di fiori, lenzuola bianche e centinaia di telefonini con la fotocamera accesa. È il momento più alto di una festa che va avanti da sei giorni. Olbia e il suo patrono, il patrono e la sua Olbia: 1720 anni di tradizione, storia e devozione che oggi, mercoledì 15 maggio, hanno trascinato per strada migliaia di persone. La città è in festa e lo dimostra in ogni piazza e in ogni via. Finestre aperte, balconi pieni, preghiere e canti in coro. È il saluto al passaggio di una chilometrica processione fatta di bandiere votive, donne e uomini in costume tradizionale, comitato e confraternita. E poi ancora sacerdoti, bande musicali, scout, associazioni di volontariato, alte uniformi, carabinieri a cavallo, fasce tricolori e vigili del fuoco sull'autoscala. La lunga giornata, che conclude la festa di San Simplicio, era cominciata questa mattina con la Diana della banda Mibelli e con l’accoglienza in città del vescovo Roberto Fornaciari. (a cura di Dario Budroni)