La Nuova Sardegna

Alghero

Alberghi a Maria Pia: tra un anno

di Gianni Olandi
Alberghi a Maria Pia: tra un anno

Slitta il progetto turistico da 140 milioni di euro, la società Airam pretende valide motivazioni

29 maggio 2012
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ALGHERO. Nel settembre del 2010 il consiglio comunale, con voto unanime, ha ribadito la validità dell' intervento di insediamento turistico alberghiero nella zona di Maria Pia, scelta urbanistica peraltro prevista dal vecchio piano regolatore della città. L'assemblea civica manifestò all'unanimità la condivisione della proposta dell'Europrogetti & Finanza per la realizzazione dell'opera la cui ubicazione ricade interamente su terreno di proprietà del Comune. Il procedimento viene definito di “pubblico interesse” e inserito nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche nel programma 2012.

Ma improvvisamente da Palazzo Civico giunge una novità : se ne parlerà nel 2013, l'intervento è rinviato di 12 mesi. Uno scivolo che non viene giustificato e che ha determinato l'immediata richiesta di delucidazioni da parte della Airam la società presieduta dall'architetto milanese Andrea Silipo che nel 2011 ha presentato una proposta progettuale seguendo le indicazioni che sono state fornite dallo stesso Comune di Alghero ma non più in veste elettiva ma in quella commissariale.

Il cambio di marcia sembra mettere in discussione il Projet Financing che sull'area di Maria Pia prevede un investimento che si aggira intorno ai 140 milioni di euro il cui piano economico finanziario è asseverato da Banca Unicredit e risulta agli atti anche una lettere di interesse da parte di un operatore alberghiero primario di livello internazionale. L'insediamento turistico ricettivo prevede la realizzazione di circa 1.200 posti letto, tutti marcati cinquestelle, con strutture di contorno, servizi, impiantistica per il tempo libero, culturale, centri bellezza, piscine, campi da tennis, una sorta di cittadella delle vacanze, di qualità superiore.

Quel segmento di offerta turistica che da queste parti non è stato curato in maniera particolare se non in qualche raro episodio non sufficiente a soddisfare quel tipo di mercato. Ora tutta la procedura è stata rinviata dal settore opere pubbliche al 2013.

La Airam di Milano ne chiede conto attraverso il suo presidente architetto Andrea Silipo : «Manifestiamo sorpresa – afferma Silipo in una nota indirizzata al Commissario straordinario ingegner Michele Casula – per l'inserimento del nostro progetto nel secondo anno di programmazione, senza tenere conto dello stato avanzato della procedura (peraltro richiesta dallo stesso comune ndc.) che consente di avviare l'intervento già dall'anno in corso»

. E già si parla da parte della società milanese di tutela dei diritti acquisiti e di attesa di una adeguata motivazione della determinazione programmatica.

A un paio di settimane dal voto per le elezioni amministrative la vicenda può essere inquadrata in una scelta “salomonica” della gestione commissariale che lascia alla amministrazione elettiva l'onere, e gli onori, della gestione di un progetto di così rilevante dimensione, certamente il più consistente per volumi e portata economica mai presentato sulla Riviera del Corallo.

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