La Nuova Sardegna

Alghero

«Assegnate le poltrone e poi parliamo di progetti»

di Andrea Massidda
«Assegnate le poltrone e poi parliamo di progetti»

Massimo Cadeddu: «Si parla di partecipate, ma qui le aziende chiudono i battenti Indispensabile un piano per cominciare a programmare la stagione 2013»

18 novembre 2012
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ALGHERO. Strade del centro storico semideserte persino nelle classiche ore dello shopping, commessi con le braccia conserte in attesa che chi sbircia dalle vetrine varchi l’ingresso del negozio e magari se ne vada via con qualche busta piena. Terminata da un pezzo l’alta stagione, sulle attività commerciali cittadine è piombato un autunno caldo meteorologicamente, ma alquanto freddino dal punto di vista degli affari. Tanto da far pensare a un inverno gelido se non si correrà ai ripari. «Stiamo vivendo un periodo di recessione e di pressione fiscale senza precedenti - ammette Massimo Cadeddu, presidente territoriale di Confcommercio - e ci preoccupa vedere alcuni esercizi commerciali chiudere i battenti, soprattutto in quelle zone dove i costi di gestione sono più elevati».

Una catastrofe? Non proprio. Se per ora il fenomeno appare per certi versi contenuto, quello che si prospetta è un momento di vera emergenza. «L’auspicio - continua Cadeddu - è che la giunta comunale concluda al più presto l’iter che la vede impegnata a dare un assetto definitivo alla macchina amministrativa attraverso la nomina dei cda e dei presidenti delle società partecipate. E poi riprenda a studiare insieme a noi atti concreti finalizzati a concretizzare i tributi e a sostenere le difficoltà economiche delle imprese».

Parole che suonano come un appello all’esecutivo affinché, come già programmato, ci si sieda al più presto a un tavolo per affrontare i temi cruciali di cui si era parlato in campagna elettorale: dalla cosiddetta marea gialla, allo stoccaggio delle alghe e la pulizia degli arenili, passando per la programmazione degli eventi e per quella urbanistica.

Per Cadeddu «è necessario iniziare a programmare fin da subito il 2013, tenendo conto delle ormai certe difficoltà di budget che si troveranno davanti sia il Comune sia gli imprenditori». Questi ultimi, tuttavia, stanno già contribuendo in termini di idee e di coofinanziamento a creare un cartellone di eventi per la fine dell’anno.

Ma per il numero uno di Confcommercio è importante anche guardare a progetti di più ampio respiro, con macro-azioni che potrebbero nel giro di poco tempo restituire sollievo all’economia locale. «Il Piano urbanistico comunale - chiarisce Cadeddu - è sicuramente uno di quegli strumenti che ci consentirebbe nel breve e medio periodo di rimettere in moto diversi settori occupazionali attualmente in stand-by: dall’edilizia a tutta la filiera artigianale che la supporta. Ma servono anche il Piano del commercio, quello dei litorali (Pul), e quello dei servizi. Poi dobbiamo ripartire dal mercato interno: un tempo Alghero nel weekend era meta ambita dai sardi provenienti da tutta l’isola: bastava organizzare piccoli eventi enogastronomici».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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