La Nuova Sardegna

Alghero

«Subito i soldi per rilanciare la borgata»

di Sergio Ortu
«Subito i soldi per rilanciare la borgata»

Pressing del sindaco sulla Regione perché arrivino i 2 milioni già stanziati. Presto il bando per la vendita degli immobili

10 marzo 2013
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ALGHERO. «Fertilia non è ancora una priorità per la Regione, ma se ci faremo sentire come Comune e come comunità unita qualcosa si sbloccherà senz'altro. Occorre però muoversi in fretta, perché in Finanziaria si rischia di perdere, anche quest'anno i due milioni stanziati dalla giunta Soru e già persi nel 2010 e reinseriti a bilancio nel 2011». Sono le parole del consigliere regionale Mario Bruno, intervenuto venerdì scorso all'incontro-dibattito organizzato dall’Egis per ricordare il 77esimo anniversario della fondazione di Fertilia. Com’è noto, gli immobili demaniali della frazione algherese sono passati dallo Stato alla Regione grazie all'accordo raggiunto con lo Stato dall’allora governatore Soru, che immediatamente stanziò due milioni di euro per finanziare un progetto di rilancio e riuso turistico della borgata. Di quei due milioni, appena ottantamila, sono stati erogati al Comune, che nel 2009 ha elaborato un progetto di rilancio presentato alla comunità dall’ex sindaco Marco Tedde (Pdl), incentrato sull'idea di Fertilia come città della cinematografia. Il progetto prevede che le ristrutturazioni debbano avvenire con investimenti privati. In poche parole il Comune cederebbe le poche cubature ancora presenti a Fertilia in cambio delle ristrutturazioni degli immobili da destinare a pubblica utilità.

«Non ci sono ancora certezze sull'erogazione al Comune della seconda tranche dei due milioni - ha riferito Bruno -e per varie ragioni, una delle quali è il Patto di stabilità. Qualcosa però si sta muovendo nelle procedure di alienazione degli immobili a uso abitativo e commerciale. Il direttore del servizio Demanio regionale di Sassari mi ha infatti - comunicato l’avvio imminente del bando per la vendita del albergo Bellavista e sono in corso le procedure, alcune delle quali già esperite, per la locazione degli immobili commerciali». Si starebbe dunque dando esecutività alla delibera della giunta regionale del novembre scorso, la stessa che stabilisce anche le modalità di cessione degli immobili, in particolare di quelli a uso abitativo e quindi non strategici per la Regione.

All’incontro di venerdì era presente anche il sindaco Stefano Lubrano. «Non abbiamo dimenticato assolutamente il progetto pilota di riuso turistico di Fertilia - ha detto - e già in tre distinte riunioni con i tecnici degli uffici regionali abbiamo sollecitato l'erogazione della seconda tranche, pari a 600mila euro dei due milioni previsti». Gli ha fatto eco l’assessore all’Urbanistica Massimo Canu, che entrato nel dettaglio illustrando come il Comune abbia addirittura chiesto alla Regione, in attesa dell’erogazione delle risorse economiche, almeno la cessione del palazzo Doria. «L'assegnazione degli immobili - ha riferito Canu - paradossalmente ci consentirebbe di dare seguito al progetto più delle risorse stesse. Com'è noto infatti, gli investimenti dovranno farli i privati per cui avere in proprietà gli immobili ci permetterebbe di partire con il sistema di perequazione, ossia la cessione di alcune porzioni di aree edificabili in cambio della ristrutturazione dell'immobile da destinare poi alla collettività. Abbiamo pensato al palazzo Doria proprio perché è l'immobile più fatiscente». Secondo il progetto pilota, redatto nel 2009 per conto del Comune dagli architetti Visicaro e Rosa, coordinati dall’allora dirigente comunale Vittoria Loddoni, nel palazzo Doria dovrebbe nascere il museo della storia di Fertilia e della bonifica della Nurra. Gli altri comparti del progetto si concentrano invece sul recupero degli immobili come il cineteatro ed ex casa del fascio da destinare al Centro regionale di Cinematografia e Scuola del cinema e il rilancio del waterfront verso il porticciolo dedicato alla nautica di qualità.

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