La Nuova Sardegna

Alghero

Muore a 28 anni soffocato da un edema

di Andrea Massidda
Muore a 28 anni soffocato da un edema

Davide Ibba si è spento al pronto soccorso: non riusciva più a respirare a causa di un rigonfiamento dell’epiglottide

14 marzo 2013
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ALGHERO. I primi sintomi di insofferenza li ha accusati martedì sera, quando ancora si trovava sul posto di lavoro. Una sorta di enorme nodo alla gola che gli consentiva a malapena di respirare. Tanto che dopo aver faticosamente chiesto scusa ai colleghi è tornato a casa in anticipo. Poi, stando a quanto si è appreso, vedendo che l’affanno non passava, ha deciso di chiamare il medico di famiglia. La diagnosi? «Sembra una classica tonsillite acuta - pare si sia sentito rispondere -, prenditi un antinfiammatorio e vedrai che tutto passerà in fretta». E invece Davide Ibba, 28 anni, imbianchino, residente nel quartiere del Carmine, è morto soffocato ieri mattina in una sala del pronto soccorso dell’ospedale civile dopo una tremenda crisi respiratoria e svariati interventi per salvargli la vita. «Ostruzione meccanica delle prime vie aeree», recita il freddo bollettino dei camici bianchi. Che poi, tradotto in parole povere, significa che il giovane potrebbe essere stato vittima di un edema all’epiglottide: quella piega cartilaginea situata all’interno del collo, appena sopra le corde vocali, che serve a chiudere la laringe nel momento della deglutizione, si sarebbe gonfiata in maniera impressionante, al punto da non far arrivare ai polmoni del ragazzo neanche un filo d’aria. Sarà comunque l’autopsia disposta subito dalla Asl a chiarire l’esatte cause del decesso. Poi, se eventualmente la procura della Repubblica dovesse aprire un fascicolo, si verificheranno anche le possibili responsabilità attraverso un’autopsia disposta da un magistrato.

Ciò che è certo, per adesso, è che il cadavere di Davide, da ieri si trova nell’Istituto di Patologia forense di Sassari, dove già da domani mattina sarà sottoposto a un esame da parte dei medici legali. I quali potranno anche spiegare se, agendo tempestivamente, questa tragedia si sarebbe potuta evitare. Da quanto si è appreso, Davide ieri mattina si sarebbe svegliato in condizioni drammatiche. E vedendolo in quello stato, la sua fidanzata avrebbe deciso di allertare subito il 118. Un codice rosso. Quindi la corsa disperata verso il pronto soccorso dell’ospedale civile, dove i medici hanno fatto tutto il possibile per salvarlo e per calmare la sua compagna, in preda alla disperazione. Ma purtroppo neanche la visita dell’otorino e l’intervento di tracheotomia, operazione che consiste nell’incisione chirurgica della trachea, per aprire una via respiratoria alternativa a quella naturale, è stata sufficiente ad evitargli la morte. La notizia della scomparsa di Davide, conosciuto in città come un bravissimo ragazzo, ha destato grande commozione. Ma anche rabbia da parte dei familiari, che ora vogliono vederci chiaro. La madre di Davide e la sua fidanzata sarebbero in stato di choc emotivo.

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