La Nuova Sardegna

Alghero

Il business delle navi da crociera

Il business delle navi da crociera

Il capitano Prigigallo: fino a novembre sbarcheranno oltre 37mila passeggeri

27 giugno 2013
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ALGHERO. Le navi da crociera sono arrivate, arrivano ancora e arriveranno fino a novembre (per fortuna), anche senza una banchina di attracco. È un’altra anomalia. Si fermano nella rada e i passeggeri vengono trasportati fino a terra con altre imbarcazioni.

Dal 21 aprile al 5 novembre sono in tutto quindici le navi da crociera che si fermeranno nel mare di Alghero: porteranno in città 37.205 persone. Facile immaginare i risvolti assolutamente positivi nell’economia della zona. «In realtà bisognerebbe vendere Alghero già sulla nave da crociera – puntualizza Roberto Costantino – invece non succede e spesso i turisti vengono caricati sui pullman e portati altrove».

Giuseppe Prigigallo, comandante della capitaneria, è appena diventato capitano di corvetta (a settembre lascerà la Sardegna per Roma) e conosce bene la realtà del porto algherese. Fornisce alcuni numeri positivi: «C’è stato un incremento nell’arrivo di imbarcazioni da diporto, piccole unità cioè, e i primi dati di quest’anno confermano la tendenza». Anche Prigigallo insiste sulle potenzialità dello scalo catalano: «Ora possono arrivare anche navi superiori ai 24 metri grazie a una delibera regionale che ha ampliato alcune concessioni. Questo significa che il porto di Alghero è una grande risorsa ma potrebbe esserlo molto di più ancora». Il rapporto di collaborazione che la capitaneria ha con gli enti pubblici e con i concessionari demaniali garantisce un lavoro eccellente. In termini di sicurezza e di efficienza, sotto diversi fronti: navigazione, tutela dell’ambiente, filiera ittica, attività di salvamento. (na.co.)

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