La Nuova Sardegna

Alghero

Un milione di multe, obiettivo da record

di Luigi Soriga
Un milione di multe, obiettivo da record

La delibera della giunta fissa questa previsione di incasso, il nuovo comandante dei vigili urbani spiega la sua linea

05 luglio 2013
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ALGHERO. E’ in città da quattro mesi e sulle spalle si ritrova una missione delicata: far incassare al Comune di Alghero 1 milione di euro dalle multe. Questo il budget sancito dalla delibera di giunta dell’11 aprile scorso, che fissa in un milione di euro (e in via prudenziale)i proventi dalle sanzioni amministrative per le violazioni al codice della strada.

Per la città è un record, perché mai si era fissato un tetto così ambizioso. Nel 2012 la cifra era di 789mila euro, e prima ancora la media era di 600 mila. Perciò per un nuovo comandante della polizia municipale, confrontarsi con un simile obiettivo, è come mettersi davanti a un bivio: o si interpreta il ruolo di sceriffo, e allora tutto fila in discesa perché un milione, con penne a taccuini svelti, si raggiunge in fretta; oppure si fa un’altra scelta di campo, si stabiliscono una serie di regole, si fanno rispettare, ma con fair play, senza mattanze e senza infierire, anche a costo di fermarsi a pochi metri dal traguardo.

Guido Calzia dice di appartenere alla strada. Ha fatto il vigile urbano consumando le scarpe e i taccuini, conosce bene il comportamento di quella specie a quattro ruote che popola l’asfalto, comunemente chiamata automobilista. Quella che scorrazza per le vie algheresi è una tipologia particolare: negli ultimi anni si è abituata ad una sorta di zona franca del codice della strada, dove l’interpretazione dei divieti è molto disinvolta e il loro mancato rispetto molto tollerato. «Diciamo che questa città ha bisogno di un po’ di regole – dice il comandante Calzia – Non voglio fare lo sceriffo, niente è più lontano dal mio carattere, però alcune cose non possono essere tollerate: le auto sulle strisce pedonali, sugli stalli e davanti agli scivoli riservati ai disabili, vicino agli incroci e sul carico e scarico. Su questi casi ho dato indicazione ai miei agenti di non transigere».

I risultati, in termini numerici, si vedono: da gennaio a marzo gli introiti dalle multe ammontavano a 20mila euro. Dall’1 marzo, giorno in cui si insedia Calzia, al 15 marzo, c’è un cambiamento repentino di marcia e in appena due settimane, tra un verbale e l’altro, si rovesciano nei forzieri del Comune 21mila euro. «Questi dati non mi stupiscono e il motivo è semplice: prima non si facevano contravvenzioni e per strada si poteva vedere di tutto. Lo ripeto: non mi interessa fare cassa, ma rendere la città più ordinata e vivibile. Quanto al milione di euro è un obiettivo ragionevole perché l’amministrazione deve ancora riscuotere i ruoli pregressi del 2008-2009, e altri del 2012, e tutti entreranno nel bilancio».

In questi mesi Calzia si è fatto un’idea abbastanza precisa di Alghero, di cosa funziona e di cosa potrebbe andare meglio: «Mi sembra che ci siano troppi semafori. Eliminandone alcuni e introducendo delle rotatorie il traffico sarebbe più snello. Sono sicuro che a luglio e agosto si vedranno i benefici della nuova rotatoria di Fertilia, come sono convinto che la viabilità migliorerà non appena verrà rimosso il semaforo del cimitero».

E passiamo al versante sicurezza: «Una cosa che mi ha colpito subito è la totale assenza di telecamere. Noi non abbiamo sufficiente personale per presidiare tutte le zone della città, e dei sistemi di sorveglianza passiva ci sarebbero di grande aiuto. Se dovessero verificarsi atti di violenza o vandalismo vicino alla torre o in un parco, diventa difficile individuare i responsabili». E anche sulla ztl qualche idea in proposito ci sarebbe: «Io non sarei così contrario alla apertura ai motorini. Secondo me non costituirebbero un intralcio o un pericolo, perché con un po’ di buon senso i pedoni e le due ruote possono tranquillamente convivere».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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