La Nuova Sardegna

Alghero

Quattro corsie, in fiamme due caterpillar

di Andrea Massidda
Quattro corsie, in fiamme due caterpillar

Incendiati nel cantiere stradale alcuni mezzi meccanici dell’azienda che lavora al secondo lotto. Nessun dubbio sul dolo

25 luglio 2013
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ALGHERO. Nonostante la luna piena hanno agito nella notte di martedì, convinti - probabilmente a ragione - che nessuno li vedesse: del resto chi può passare alle 11 di sera, in piena campagna, attraverso il polveroso cantiere della “quattro corsie”, l’arteria che presto collegherà Sassari con la cantoniera di Rudas? Chi, se non qualcuno che si è perso oppure ha in mente di commettere un reato?

L’attentato. Una volta certi di non essere disturbati, alcuni ignoti, aiutandosi con enormi lastre di diavolina, hanno cosparso di liquido infiammabile due mezzi meccanici della Movistrade, l’azienda algherese che sta portando avanti i lavori del secondo lotto della direttissima. E immediatamente dopo uno spaventoso incendio ha distrutto un camion “Dumper Astra” e un rullo vibrante Caterpillar che gli operai usano per asfaltare il percorso. Soltanto per un caso fortuito il rogo non ha coinvolto anche un Greder necessario per il livellamento della strada. Tutte macchine costosissime, tanto che i danni stimati si aggirano intorno a 350mila euro. Un’enormità per un’azienda che, considerati i noti ritardi nei pagamenti degli appalti pubblici, riesce ancora a stare sul mercato.

L’allarme. A dare l’allerta è stato un uomo che abita non molto distante dalla zona. Il quale si è accorto per primo della gigantesca colonna di fumo denso che si stava sollevando nel cielo, scorgendo anche le fiamme altissime. Sul posto si sono subito precipitati i carabinieri e con loro anche i vigili del fuoco del distaccamento algherese, giunti a bordo di due mezzi e coaudiuvati da un’autobotte inviata dal comando provinciale di Sassari. Per spegnere il rogo ci sono volute due ora buone di lavoro.

Le indagini. Sul fatto che si tratti di un incendio doloso non ci sono dubbi (la diavolina è stata ovviamente sequestrata) e i militari agli ordini di Stefano Masala, comandante della stazione di Olmedo, non stanno trascurando alcuna pista, anchese ipotesi più accreditata - almeno per adesso - è che si tratti di un gesto di concorrenza sleale o più semplicemente di invidia. Roberto Fiori, 42 anni, algherese, amministratore della Movistrade, ieri mattina è stato ascoltato in caserma per svariate ore, ma ha dichiarato agli investigatori di non nutrire sospetti nei confronti di nessuno. Tuttavia non si può ignorare che la sua azienda, insieme con un’Associazione temporanea d’imprese, l’11 luglio scorso si sia aggiudicata anche la gara d’appalto per la realizzazione del secondo lotto della superstrada Sassari-Olbia. Una conquista che qualcuno potrebbe non aver digerito.

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