La Nuova Sardegna

Alghero

Finisce l’estate, addio sicurezza del lavoro per 700 stagionali

Gianni Olandi
 Finisce l’estate, addio sicurezza del lavoro per 700 stagionali

Verso la conclusione dei contratti, salirà la disoccupazione Chiudono i battenti alberghi sulla costa e tanti “B&B”

20 settembre 2013
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ALGHERO. La stagione delle vacanze si avvia alla sua naturale conclusione. Per tante famiglie, l’autunno porta con sè anche la disoccupazione. Gli alberghi sulla costa sono ancora tutti aperti, ma nel giro di un paio di settimane le strutture ricettive che svolgono attività stagionale chiuderanno i battenti. Per l'occupazione significa che si interromperanno gli stipendi per un numero compreso tra i 600 e i 700 lavoratori del comparto alberghiero. Analoga situazione si verificherà nel cosiddetto indotto ricettivo, il pianeta dei “B&B”, compreso il vastissimo sommerso, e negli agriturismo.

Sempre sul fronte occupazionale, si registrerà una contrazione anche nelle attività di servizio collegate all'industria delle vacanze, con ripercussioni ancora negative sull'offerta di lavoro. Le previsioni sul prossimo autunno sono dunque inquietanti anche perché , allo stato attuale, non è possibile individuare opportunità di lavoro alternative.

Gli operatori alberghieri più qualificati potranno affrontare i prossimi mesi con contratti nelle località turistiche invernali, ma questa prospettiva, piuttosto favorevole in passato, è indubbiamente condizionata dalla crisi economica generale. Tra l'altro proprio dal comparto alberghiero sono giunte recentemente specifiche accuse nei confronti dei provvedimenti urbanistici vigenti. Si parla apertamente di contraddizioni normative che impediscono di adeguare le strutture con nuovi servizi e quindi di metterle in condizioni di affrontare il mercato con maggiori argomenti rispetto alla durissima concorrenza che giunge dal bacino del Mediterraneo. In diversi sostengono che se potessero riqualificare le strutture per metterle nelle condizioni di protrarre la stagione sarebbero ben lieti di affrontare gli investimenti.

Si parla, in particolare per gli alberghi sulla fascia costiera che più di altri hanno la caratteristica della stagionalità, di realizzare sale convegni, allestire centri benessere, creare spazi per il tempo libero degli ospiti quando la spiaggia, per via delle condizioni climatiche, non è più un riferimento. O di dotarsi di piscine coperte e riscaldate capaci di arricchire l'offerta dei servizi alberghieri. Un ritornello antico che oggi più di ieri entra in rotta di collisione con una situazione occupazionale precaria alimentata dalla crisi economica e, nel caso algherese, da una stagnazione di tipo progettuale che non favorisce gli investimenti.

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