La Nuova Sardegna

Alghero

La srl Marina: 25 milioni per il rilancio del porto

di Gianni Olandi
La srl Marina: 25 milioni per il rilancio del porto

Alghero, la società ha presentato in Regione una richiesta per la concessione demaniale. L’obiettivo: riqualificare tutti i servizi

22 ottobre 2013
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ALGHERO. Lo scorso agosto la società Marina di Alghero srl ha presentato al servizio Demanio e Patrimonio della Regione una richiesta per la concessione demaniale marittima del porto di Alghero. Presidente della società, che fa parte del Gruppo Marinedi, è l'imprenditore Edoardo Lupi, che opera nel comparto delle attività e gestioni portuali, mentre il consigliere delegato è l’operatore algherese Roberto Sechi. La richiesta giunge nel quadro delle disposizioni europee in materia di porti e nel caso specifico la competenza è nelle mani della Regione.

In una situazione complessa quale è quella del porto di Alghero, la proposta ha destato immediatamente un confronto a tutto campo ma anche una condivisione di massima sulla esigenza che nel quadro di una programmazione per il rilancio dell’area portuale algherese sia necessario un soggetto unico capace di garantire il coordinamento delle attività ma soprattutto che abbia le idee chiare sulle prospettive di sviluppo. Marina di Alghero, nella sua proposta alla Regione, le idee chiare le ha subito manifestate annunciando un investimento di 25 milioni di euro, provenienti da fondi esclusivamente privati, per la riqualificazione dei servizi, la dotazione di nuovi, il recupero di aree degradate ma soprattutto un forte incentivo verso la nautica da diporto in transito. Quella dei vacanzieri. Secondo la società sarà possibile, grazie anche all’inserimento della società capogruppo, la Marinedi, nel circuito nazionale e internazionale, convogliare nel corso dell’anno dalle 100 alle 150 barche di grosse dimensioni. La società opera già in Sardegna, a Villasimius, a Capo Teulada, sulla banchina Ichnusa a Cagliari, Marina di Procida, Forio, per citarne alcuni, con gestioni portuali anche all’estero sempre nel bacino del Mediterraneo.

Va subito detto, per evitare malintesi o fughe in avanti, che la richiesta di concessione del porto di Alghero, come per analoghe strutture, non viene assegnata a presentazione di domanda ma attraverso un bando di gara internazionale. La proposta di Marina di Alghero costituisce quindi soltanto una piattaforma di discussione, un’offerta progettuale supportata da elementi tecnici e finanziari che, se accolta dalla Regione, potrebbe rappresentare la base per indire appunto il bando di gara. Tra i contenuti della proposta si parla di una riqualificazione complessiva dell'impianto a mare, a cominciare dall'approfondimento dei fondali, alla dotazione di servizi quali illuminazione pubblica, servizi energetici per l'utenza, sicurezza portuale, revisione di alcuni banchinamenti al momento privi di alcuni servizi elementari come appunto luce e acqua.

Riqualificazione che sarebbe soltanto il primo passo, secondo Marina di Alghero, per la fase due che è rappresentata dall'ampliamento del porto turistico fino a un massimo di 1600 posti barca.

Nel momento in cui la struttura portuale fosse in grado di offrire servizi di eccellenza all’utenza nautica, si procederebbe a intercettare i flussi di traffico delle barche di medie e grandi dimensioni: il vero grande business delle gestioni dei porti turistici. Il progetto prevede anche nuova occupazione e garantisce che non saranno realizzati interventi invasivi o nuove volumetrie. Da ricordare infine che le concessioni attualmente in vigore nell’area portuale sono state prorogate fino al 2020.

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