La Nuova Sardegna

Alghero

Quel progetto urbano bloccato in Regione

Quel progetto urbano bloccato in Regione

Il presidente del Comitato di quartiere racconta di come si potrebbero creare molti posti di lavoro

21 marzo 2014
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ALGHERO. Le sette donne disperate (più un uomo) che hanno occupato l’hotel Bellavista possono contare sulla solidarietà degli abitanti di Fertilia. Lo dice chiaramente Luciano Solinas, presidente del Comitato di quartiere, che sottolinea come da trent’anni in città non si costruisca una casa popolare. «Quello di non riuscire a pagare l’affitto - spiega - è un problema che attanaglia tanti, troppo algheresi, e la politica non può più far finta di nulla. Chiunque indosserà la fascia tricolore dopo le elezioni di maggio dovrà necessariamente farsi carico di questi disagi. Queste donne pagano sulla loro pelle il presso del menefreghismo dei politici e serve davvero un netto cambiamento di rotta, perché così non si può più davvero andare avanti».

Ma Solinas, nel suo commento, insieme a parole di compassione aggiunge anche riflessioni che vanno oltre la vicenda in sé. «Questa storia - prosegue - se da una parte riempie di amarezza, dall’altra ha la capacità, se così si può dire, di accendere il riflettori sul degrado degli immobili di Fertilia che nell’aprile del 2008 sono passati dal demanio alla Regione, sotto il controllo dell’assessorato agli Enti locali». Solinas parla poi di quando l’ex governatore Renato Soru reperì il finanziamento per un progetto pilota finalizzato alla riqualificazione e al marketing territoriale della città di fondazione, un gioiello dal punto di vista naturalistico e architettonico che, se sfruttato adeguatamente, potrebbe generare molti posti di lavoro.

In effetti, il progetto pilota, commissionato quattro anni fa dal Comune per rilanciare dal punto di vista economico, urbanistico e turistico quella che fu concepita come “città giardino”, è quantomeno suggestivo: la casa del fascio e il vecchio teatro trasformati nel Centro regionale di cinematografia e in una scuola interamente dedicata alla settima arte. Poi, all’interno di Palazzo Doria, un museo che racconti la storia della fondazione di Fertilia. E ancora, la riqualificazione del waterfront con un approdo super attrezzato destinato alla nautica da diporto. Il bello - si fa per dire - è che per realizzare queste iniziative mancano soltanto i soldi. O meglio: le risorse in realtà ci sarebbero pure (quasi due milioni di euro stanziati nel 2008 dalla giunta guidata dall'ex governatore Renato Soru), ma sono rimaste congelate a Cagliari per svariati motivi, in primis per il rispetto del Patto di stabilità. (a.m.)

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