La Nuova Sardegna

Alghero

Ospedale Marino di Alghero, sabotata sala operatoria: cavi tagliati

di Gianni Bazzoni
L'ospedale Marino di Alghero
L'ospedale Marino di Alghero

Inquietante episodio nella notte tra mercoledì 10 e giovedì 11, attività sospesa. Indagini dei carabinieri e della direzione sanitaria

14 giugno 2015
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SASSARI. Inquietante sabotaggio in una delle tre sale operatorie dell’ospedale Marino di Alghero: nella notte tra mercoledì 10 e giovedì 11 qualcuno ha tranciato di netto i cavi dei macchinari.

L’attività dell’équipe chirurgica è rimasta bloccata e sull’episodio sono state aperte due inchieste: una interna della direzione sanitaria e una della procura della Repubblica di Sassari. Del grave fatto si stanno occupando i carabinieri della compagnia di Alghero e quelli del comando provinciale di Sassari che sono intervenuti anche con gli specialisti della Sezione investigazioni scientifiche.

La vicenda è coperta dal riserbo e sono trapelati solo pochi particolari, si sa comunque che viene seguita direttamente dal procuratore capo reggente Paolo Piras.

La preoccupazione, evidentemente, è che al di là del sabotaggio che questa volta ha riguardato il taglio dei cavi elettrici, possano esistere delle falle nel sistema di controllo tali da mettere a rischio la sicurezza nelle sale operatorie dell’ospedale algherese.

Secondo la prima ricostruzione degli investigatori, pare che la sala operatoria (quelle attive sono tre, due di ortopedia e una di oculistica) sia stata utilizzata fino alle 20.30 di mercoledì.

Giovedì mattina il dottor Pierangelo Pintore è entrato in sala operatoria con la sua équipe per eseguire un intervento programmato e in quel momento è stata fatta l’inquietante scoperta. Tutti i cavi dei macchinari, infatti, risultavano tranciati di netto.

É stata sufficiente una breve valutazione tecnica per capire che si trattava di una azione dolosa, tra l’altro eseguita da persone che conoscevano molto bene quegli ambienti e che avevano accesso alle sale operatorie.

Sono stati avvertiti i carabinieri che hanno avviato le indagini. Da Sassari sono arrivati gli specialisti della Sezione investigazioni scientifiche che hanno analizzato i cavi danneggiati e rilevato impronte che potrebbero tornare utili per l’attività investigativa. In fase di valutazione anche le immagini di alcune telecamere.

Giovedì le attività sono state sospese nella sala operatoria oggetto del sabotaggio, e solo sabato 13 la situazione sarebbe tornata alla normalità.

Sull’episodio c’è grande preoccupazione, alimentata - a quanto pare - dalla convinzione che l’azione possa essere stata eseguita da qualcuno che già si trovava nella struttura ospedaliera (a questo punto non è escluso anche che ci lavori direttamente) e che aveva una perfetta conoscenza tecnica di quegli ambienti.

Le indagini vanno avanti alla ricerca di elementi che possano indirizzare l’attività in una direzione precisa.

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