La Nuova Sardegna

Alghero

Il paradiso di Monte Carru venduto a 9 milioni

Il paradiso di Monte Carru venduto a 9 milioni

Raffinata operazione finanziaria di una società lombarda per acquistare il complesso residenziale  

25 luglio 2018
3 MINUTI DI LETTURA





ALGHERO. Il complesso residenziale di Monte Carru ha un nuovo padrone. Dopo tre aste andate deserte, la “collina dei desideri” è stata acquistata nei giorni scorsi a Cagliari. Al quarto tentativo promosso dal tribunale, si è presentato tra gli altri un acquirente particolarmente agguerrito e ha fatto piazza pulita. Si tratta di una società immobiliare lombarda, una srl con sede legale a Milano e neanche un anno di attività: la sua costituzione risale al settembre del 2017. Difficile dire se sia stata costituita apposta per quest’operazione, o per questa e altre sparse per l’Italia, o se la sua missione sia più ampia di così. Certo è il suo collegamento al fondo che nei mesi scorsi aveva acquistato da Banca Intesa il credito deteriorato che questa vantava nei confronti del fallimento di Monte Carru. Il meccanismo è simile a quello già attuato in altre parti d’Italia: i fondi giapponesi e statunitensi acquistano a basso costo i crediti che le banche sono costrette a cedere. In questo caso il credito di Banca Intesa ammonta a 21 milioni di euro ma è stato ceduto per la metà. La società che l’ha acquisito, specializzata nella gestione di investimenti nel credito ipotecario, ha poi individuato il “servicer” locale che si occuperà di trovare un nuovo acquirente. L’operazione è semplice e poco impegnativa dal punto di vista economico. Per 9 milioni e mezzo di euro sono state comprate in un solo colpo 50 villette già realizzate, il cui valore a base d’asta oscillava tra i 120mila e 150mila euro, ma anche i 15mila metri quadri di aree edificabili, con concessioni ancora in piedi per edilizia residenziale e per uso alberghiero. Rispetto all’immensa e spettrale distesa di casette a schiera che sovrasta la zona di Carrabufas e con Alghero ai propri piedi guarda dall’alto in basso la baia e i promontori di Capo Caccia, quel che dovrà essere ancora realizzato è anche di più. Dei 10 comparti previsti nel progetto originario, solo 4 sono stati realizzati, mentre quelli acquisiti ieri sono 6. Appurato che l’acquirente delle case e dei terreni è sostanzialmente lo stesso che detiene il credito che fu di Banca Intesa, quella di Monte Carru è decisamente una raffinatissima operazione finanziaria: acquistato a metà prezzo un credito di 21 milioni e acquisita per 9 milioni e mezzo la proprietà degli immobili e delle terre, la società dovrà anticipare i soldi, ma una volta che il curatore del fallimento farà il riparto dei crediti gli dovrà restituire tutto. Al di là degli aspetti finanziari, si tratta di capire quali siano le intenzioni di chi ha messo le mani su Monte Carru. In questa partita la società ha battuto per manifesta superiorità alcune famiglie algheresi che si erano presentate all’asta con la speranza di fare un affare e di acquisire una piccola villa con giardino a prezzo di costo. In alcuni casi la srl ha dovuto rilanciare fino a superare il doppio del prezzo di base, ma alla fine ha accorpato tutto il patrimonio immobiliare in capo al curatore fallimentare. E ora punta all’acquisto dell’altro mega-comparto, quello in cui si trova il resort “Vista blu”, per il quale la base d’asta è fissata a 4 milioni di euro. L’appuntamento è per ottobre. (g.m.s.)

Comune

Sassari, terremoto politico in giunta: fuori l’ex M5S Laura Useri

Le nostre iniziative