La Nuova Sardegna

Cagliari

Bruciato il canneto di Terramaini

Bruciato il canneto di Terramaini

CAGLIARI. Dodici ettari del parco di Terramaini bruciati dalle fiamme. Il canneto, considerato una perla del parco, ormai non esiste più. Le fiamme si sono formate, complice il caldo e, probabilmente,...

11 luglio 2012
2 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Dodici ettari del parco di Terramaini bruciati dalle fiamme. Il canneto, considerato una perla del parco, ormai non esiste più. Le fiamme si sono formate, complice il caldo e, probabilmente, la distrazione di qualcuno, verso le 18,40 di ieri sera. Immediato l’arrivo dei vigili del fuoco, ma il vento ha reso difficile l’intervento e l’opera di spegnimento dell’incendio. Sul posto c’erano quattro squadre con due autobotti e due campagnole.

Ma solo l’opera dell’elicottero è riuscita a spegnere le fiamme. Il fumo provocato dalle canne era infatti tale che gli operatori non riuscivano ad arrivare sino al luogo delle fiamme. Non solo: era tale che sembrava stessero bruciando anche le scuole che si trovano nella zona. Ma era solo un effetto ottico, per fortuna. Nessun pericolo per il complesso scolastico. Ad ogni modo è andato perduto un patrimonio inestimabile di vegetazione che interessa il parco di Terramaini. Legambiente, da parte sua, ha lamentato più volte la mancanza di un adeguato controllo su tutto il territorio del sistema umido di Molentargius. E Terramaini, più noto ai cagliaritani col nome di canale di Mamarranca, fa parte di questo importante compendio. Da mesi l’associazione ambientalista, che si è battuta per anni a favore della costituzione del parco, chiede che vengano fatti dei controlli maggiori anche per tenere pulito ed eliminare gli sterpi che spesso diventano la causa degli incendi.

Ora è andato in fumo una parte importante di un parco.

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative