La Nuova Sardegna

Cagliari

Salve le due cavalline stremate dalla fame

di Sandro Macciotta
Salve le due cavalline stremate dalla fame

L’assessore regionale Cherchi incontra i 4 sindaci e promette interventi: «L’allarme sul web non corrisponde alla realtà» - FOTO

09 novembre 2012
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GESTURI. Stanno meglio, e sono già sulle loro 4 zampe, i due cavallini della Giara trovati stremati dalla fame e riversi per terra da alcuni volontari. La femmina gravida si è subito ripresa e forse già da domani potrà lasciare la “terapia intensiva” insieme al puledro che per una notte è restato da solo sull’altopiano ma è stato ritrovato dai volontari e portato dalla madre. Insieme mangiano il fieno nel capannone che i Comune di Tuili ha messo a loro disposizione. L’altra giovane cavallina, quella trovata mutilata di un orecchio, sbranato da qualche animale selvatico, invece ha ancora bisogno di cure. Ma Stefania, la veterinaria volontaria che ha preso a cuore la sorte dei due cavallini è ottimista: «Dovrebbe farcela - dice tra un’intervista e l’altra a tutte le tv sarde piovute in massa nei paesi della Giara dopo l’allarme lanciato su facebook -: ha necessità di un altro ciclo di flebo perché ancora non mangia. Ma siamo riusciti a sverminarla. Sono ottimista”.

Al capezzale dei due cavallini è arrivato anche l’assessore regionale all’Ambiente, Oscar Cherchi, catapultato sulla Giara da una una violenta polemica con l’onorevole Mauro Pili. Prima un’ispezione sull’altopiano per verificare di persona la situazione dei cavallini sia a Lavra, la tenuta di Agris in comune di Genoni, sia sul resto della Giara che fa capo ai comuni di Gesturi, Tuili e Setzu. I cavallini “regionali” seguiti tutto l’anno dai veterinari e dal personale di Agris se la passano più che bene: non hanno mai dovuto contendere i pascoli ai bovini, al massimo a qualche collega clandestino. Situazione ben fotografata da Cherchi che ha sottolineato la netta “differenza tra l’azienda agricola regionale e i cavallini liberi”.

Ben diversa la situazione dei “comunali”, tutti pelle e ossa per i quali si sono mobilitati non solo i Comuni con le loro scarse finanze, sia i volontari che hanno compiuto interventi a pioggia, salvando certamente più di un cavallino dalla morte per inedia. Solo ora i branchi si stanno riprendendo ma girando sull’altipiano è facile trovare cavallini solitari, inebetiti dalla fame tanto da farsi avvicinare a portata di mano.

“L’allarme sul web - ha detto l’assessore all’Ambiente durante una riunione con i quattro sindaci della Giara - non corrisponde alla realtà dei fatti”.

Più realistica (e meno politica) l’analisi del sindaco di Tuili Tonino Zonca: “La situazione è grave ma non drammatica, è sempre così all’inzio dell’autunno. Ringrazio i volontari che hanno recuperato i due cavallini e quanti ci aiutano nella distribuzione del fieno. Il vero problema è che da anni i cavallini pubblici non sono stati più curatri né microcippati e non abbiamo neppure un’idea della reale consistenza dei branchi”.

Un appello colto al volo dall’assessore Cherchi che si è presentato accompagnato dal commissario di Agris (il “braccio armato” della Regione nella ricerca in agricoltura) Efisio Floris e alcuni veterinari dell’ente. “Il nostro primo impegno - ha detto l’assessore è che anagraferemo i cavallini. Stiamo predisponendo una convezione con i Comuni, l’università di Sassari, l’Ente Foreste e l’Asl per la tutela dei cavallini, come è già stato fatto per il cavallo del Sarcidano. Abbiamo delle idee, ma per ora nessun progetto già pronto”.

Dal sindaco di Gesturi è giunto l’appello che “si faccia immediatamente qualcosa, senza attendere i tempi della buracrazia”. Appello subito accolto dall’assessore Cherchi che ha mobilitato i veterinari regionali in appoggio della campagna pro cavallini. Il commissario di Agris, Floris, ha confermato che il veterinario convenzionato con la tenuta di Lavra sarà messo a disposizione dei Comuni per gli interventi urgenti.

Tutto bene quindi? La grana dei cavallini della Giara è risolta? Manco per niente: la parola Parco della Giara (previsto nella legge dell’89) non è mai risuonata nell’aula consiliare di Tuili. I sindaci hanno parlato di Sic (sito di interesse comunitario) che interessa una dozzina di comuni e alla fine hanno ammesso che gli interessi sono troppo eterogenei per giungere a risultati concreti.

Agli usi civici della Giara (il problema dei problemi che blocca ogni intervento, come il maxi progetto di forestazione del comune dei Gesturi cofinanziato dall’Ue) neppure un accenno. E Pili continua a parlare di “ritardi e negligenze”.

L’unica certezza è che con la pioggia cresce l’erba e i cavallini finalmente mangiano. Il problema è solo rinviato all’anno prossimo.

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