La Nuova Sardegna

Cagliari

I sindaci della Marmilla: meglio andare con Cagliari

di Luciano Onnis

Villamar, con l’abolizione della provincia del Medio Campidano dovranno indicare dove vogliono confluire e solo in rari casi viene indicata Oristano

22 novembre 2012
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VILLAMAR. La Marmilla guarda verso Cagliari: meglio tornare al passato piuttosto che cambiare radicalmente sponda e avventurarsi verso Oristano, in una realtà sociale, economica e culturale con cui mai è esistito un filo comune. La futura collocazione amministrativa conseguente al taglio delle nuove quattro Province di istituzione regionale e il ritorno a quelle storiche, non sono temi che al momento appassionano e su cui già pesa una posizione ufficiale, ma i sindaci dei 18 comuni della Marmilla hanno già un’idea, per quanto personale, precisa. Solo due sindachesse, Rita Cau (Turri) e Manuela Cadeddu (Villanovaforru), non hanno ancora un’idea in proposito: «Non ci abbiamo ancora pensato, risentiamoci». Mentre per Egidio Cadau, sindaco di Pauli Arbarei, «la scelta è in bilico, per appartenenza storica sicuramente Cagliari, ma essendo pur sempre un territorio marginale sarebbe interessante riunire nella stessa Provincia le due Marmille, quella “alta” che è in provincia di Oristano, la “bassa” che potrebbe tornare presto a Cagliari». Posizione solitaria quella di Paolo Melis, sindaco di Las Plassas: «Abbiamo già avuto l’esperienza di stare con la Provincia di Cagliari e ci hanno sempre preso a calci in bocca. Crediamo che adesso le cose cambierebbero? Meglio andare con Oristano». Gli altri sindaci troncano sul nascere ogni dubbio. Pier Sandro Scano (Villamar): «La possibilità di Oristano non esiste proprio, tutte le nostre relazioni economiche e sociali sono con Cagliari. Ma può succedere che le Province scompaiano tutte». Gian Luca Sedda (Gesturi): «Per ogni riferimento facciamo capo a Cagliari. Sarebbe opportuno che anche Genoni, che è l’unico comune della Giara in provincia di Oristano, venisse accorpata a Cagliari assieme a Gesturi, Setzu e Tuili». Antonino Zonca (Tuili): «Fondamentalmente siamo sempre rimasti legati a Cagliari e lì dobbiamo tornare. L’ipotesi Oristano non esiste». Franco Cannas (Collinas): «Con Oristano non abbiamo mai avuto a che fare, anche se sono convinto che non ci schiaccerebbe come potrebbe invece tornare a fare Cagliari». Luciano Cau (Furtei): «Gravitiamo in tutto e per tutto su Cagliari. Se dobbiamo continuare a essere periferia della periferia, tanto vale stare con il capoluogo». Italo Carrucciu (Lunamatrona): «Guardiamo verso Cagliari per storia, tradizione, interessi economici e servizi. Non ci sono dubbi». Emanuele Lilliu (Barumini): «Tornare con Cagliari è il passaggio più naturale e logico, niente ci unisce a Oristano, con cui si dovrebbe costruire un rapporto partendo da zero». Mancano i pareri dei sindaci di Siddi, Setzu e Villanovafranca, al momento non raggiungibili telefonicamente.

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