La Nuova Sardegna

Cagliari

Porto canale, tre conigli hanno ritardato i lavori

di Stefano Ambu
Porto canale, tre conigli hanno ritardato i lavori

Il presidente dell’Autorità portuale di Cagliari presenta i progetti dello scalo e spiega che sono stati persi due mesi per monitorare e salvare gli animali

08 dicembre 2012
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CAGLIARI. Hanno la fama di non esser molto coraggiosi, ma sono riusciti comunque a rimandare l'avvio dei lavori per quindici cantieri navali al Porto Canale di Cagliari e fermare cento operai che chiedevano di prendere servizio. Sulla carta era una colonia composta da trentina di conigli. Poi, quando sono andati a scovarli di notte anche con sofisticati aggeggi elettronici per rilevare la loro presenza, si è scoperto che erano solo tre. Lo ha rivelato il presidente dell'Autorità portuale di Cagliari, Piergiorgio Massidda, nel corso della presentazione dell'attività svolta durante l'anno e dei progetti per lo sviluppo dello scalo.

Nel suo ufficio, in una gabbia, c'erano due conigli. Ma non quelli trovati nella campagne a due passi dal porto canale: «Mi sono stati regalati – ha detto Massidda – da alcuni amici per prendermi in giro. Ma la cosa è molto seria. I lavori, che ora grazie alla sensibilità dei funzionari, possono iniziare sono rimasti fermi due mesi impedendo agli operai, circa cento, di poter cominciare, perché la zona del cantiere era indicata come sito di importanza comunitaria. Alla fine, le ricerche hanno dimostrato che le tane c'erano, ma erano state abbandonate da parecchio tempo». Non solo fauna, ma anche flora. Un altro regalo: una piantina di "limonium". Anche quella mostrata in conferenza stampa da Massidda: «Una specie protetta che abbiamo dovuto spostare con cura in altra zona».

A parte il via ai cantieri nello scalo industriale il presidente dell'Authority ha anticipato anche una svolta storica per il porto di Cagliari: i traghetti con i passeggeri sbarcheranno al Porto Canale e non più davanti a via Roma. Il progetto: destinare tutta la parte "vecchia" dello scalo, quella di fronte alla Marina, al diportismo. Il cambio di rotta non sarà immediato. «Il Porto canale sarà destinato – ha detto Massidda – ai cantieri navali da una parte, mentre sull'altro lato dovremmo realizzare quattro attracchi per un investimento di 33 milioni. Trasferendo tutto nella zona industriale possiamo liberare le zone sterili e avere nuovo spazi a disposizione in città. Naturalmente prevedremo le navette. Ormai il traffico passeggeri, anche con l'avvento dei voli low cost, si sta riducendo tantissimo. D'estate le navi sono piene, ma d'inverno a volte partono da qui con 32 passeggeri».

Altra svolta: meno parcheggi. «Sto prendendo tempo – ha detto Massidda –, ma me lo chiede il Ministero: anche per una questione di sicurezza lo spazio per la viabilità e per i posteggi sarà ridotto». La zona pescherecci sarà spostata dietro i silos, per i quali è previsto l'abbattimento: in fase di avvio la gara da 6 milioni per il primo lotto. «Diventerà un'area – ha anticipato Massidda – stile Sausalito e Sidney con la possibilità di consumare immediatamente il pescato».

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