La Nuova Sardegna

Cagliari

La tassa di soggiorno rimpingua le casse del Comune

di Giancarlo Bulla
La tassa di soggiorno rimpingua le casse del Comune

Villasimius lo scorso anno ha incassato oltre 630mila euro Il sindaco: «Sono soldi che usiamo per migliorare i servizi»

07 febbraio 2013
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VILLASIMIUS. Sembrava una scommessa azzardata, perduta in partenza. Invece poco più di 631mila euro sono entrati nelle casse del municipio del centro leader dell’industria delle vacanze della costa sud orientale. Una vera e propria manna, considerata la difficile situazione che stanno vivendo tutti gli enti locali a causa della diminuzione delle risorse provenienti sia dallo Stato che dalla Regione. Soldi che sono il gettito complessivo per il 2012 dell’’imposta di soggiorno, il balzello che il consiglio comunale aveva deciso di applicare per reperire i fondi necessarie per garantire, migliorare e incrementare alcuni servizi fondamentali a favore delle utenze turistiche e di quelle dei residenti.

L’applicazione dell’imposta non ha affatto penalizzato le strutture ricettive, come i contrari sostenevano, né tanto meno ha allontanato i turisti. Le Cassandre della prima ora sono state pertanto smentite, come dimostrano – numeri alla mano – sia gli arrivi che le presenze registrate . Infatti qui lo scorso anno c’è stata solo una lieve diminuzione: un risultato tutto sommato positivo rispetto al tonfo registrato in tutte le altre località dell’isola e non solo.

L’imposta di soggiorno è stata applicata per la prima volta tra le polemiche nel 2011, seppure limitatamente ai mesi di luglio e agosto, vale a dire durante l’alta stagione. E il Comune allora incassò, cosi come avevano previsto gli amministratori, circa 400 mila euro. Lo scorso anno l’imposta di soggiorno è stata estesa anche ai mesi di giugno e settembre considerati di spalla all’alta stagione. Il consiglio comunale ha deciso di riconfermarla anche per il 2013. «Grazie alle entrate dell’imposta di soggiorno – dice il sindaco, Tore Sanna – saremo in grado di migliorare e implementare i servizi». Lo scorso anno una parte consistente dell’entrate, 170 mila euro, è stata destinata a servizi e attività in favore del turismo. In questa voce sono comprese le partecipazioni alle fiere, l’attivaità di promozione e di marketing; 75mila euro sono stati spesi per la sistemazione delle strade. Circa 90 mila per l’organizzazione di iniziative culturali e di spettacolo e manifestazioni di grande interesse turistico. 30 mila per la pulizia delle spiagge. Altrettanti per l’attivazione di un servizio di soccorso e per la promozione e lo sviluppo dell’area marina protetta di Capo Carbonara. L’importo dell’ imposta è differenziato: 2 euro a pernottamento a persona per le strutture alberghiere classificate 4 stelle e classi superiori; 1 euro per quelle fino a 3 stelle e 0,50 per le strutture ricettive extra alberghiere di qualunque tipologia.

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