La Nuova Sardegna

Cagliari

dopo l’assoluzione dalla truffa

Manfredi: «La mia odissea non è finita»

CAGLIARI. Non è ancora finita la battaglia legale di Bruno Manfredi, l’ex direttore della filiale di via Pessina di Banca Intesa, arrestato per la truffa dei prestiti facili, licenziato dall’istituto...

17 marzo 2013
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CAGLIARI. Non è ancora finita la battaglia legale di Bruno Manfredi, l’ex direttore della filiale di via Pessina di Banca Intesa, arrestato per la truffa dei prestiti facili, licenziato dall’istituto di credito e infine assolto con formula piena dall’accusa di aver fatto parte dell’organizzazione alla base del raggiro costato all’azienda oltre un milione di euro. Ora il dirigente dovrà combattere per ottenere il reintegro nel posto di lavoro: «La sentenza di assoluzione pronunciata dal Tribunale - ha scritto Manfredi in una nota - rappresenta per me e per la mia famiglia la fine di un'odissea fondata su accuse ingiuste e non vere, in seguito alle quali sono stato licenziato. Dopo aver perso il lavoro, mi sono trovato in gravissime condizioni economiche, tanto da non essere più in grado di pagare il mutuo della casa, che è stata pignorata e messa in vendita. In quarant’anni di lavoro - prosegue la nota - non avevo mai ricevuto un solo richiamo, avendo sempre lavorato con la massima serietà e dedizione. Quando sono stato licenziato, nel 2006, mi mancavano appena nove mesi per andare in pensione. Trovarmi davanti ai giudici, sapendo di essere innocente, con accuse gravi di associazione per delinquere e truffa, è stato terrificante. Non è possibile descrivere a parole cosa si prova. Per questo motivo ho chiesto ai miei legali di consentirmi di partecipare a tutte le udienze del processo, alle quali ho presenziato ogni volta a testa alta, assieme a mia moglie. La sentenza di assoluzione - si chiude la nota - consente a me e al mio legale Gianni Benevole, che mi assiste nella causa sul licenziamento, di continuare ad avere totale fiducia, anche in vista del processo davanti ai giudici del lavoro, che presto si terrà in Corte d'Appello».

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