La Nuova Sardegna

Cagliari

Coppia di rapinatori in azione vicino a Furtei

di Luciano Onnis
Coppia di rapinatori in azione vicino a Furtei

Autotrasportatore sarebbe stato aggredito, malmenato e derubato dell’incasso I carabinieri indagano sull’episodio, che presenta alcuni aspetti da chiarire

10 maggio 2013
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FURTEI. Rapina a mano armata dai contorni assai poco chiari ieri mattina sulla statale 197, al bivio di Furtei. Secondo quanto denunciato ai carabinieri della Compagnia di Sanluri da Matteo Porceddu, 27 anni, di Nurallao, dipendente della ditta “Ica Foods’’ che distribuisce prodotti alimentari (comprese i prodotti Crocchias), con sede sulla statale 131 in prossimità del bivio di Villasanta, lui stesso sarebbe stato affiancato da due motociclisti e costretto a fermarsi sotto la minaccia di una pistola. I malviventi, dopo averlo legato mani e piedi, gli avrebbero sottratto 1000 euro in contanti. Poi sarebbero fuggiti in direzione della Carlo Felice’. Il racconto fatto ai carabinieri dal rapinato una volta riuscito a liberarsi e presentatosi nella caserma di via Carlo Felice, presenterebbe però numerosi lati oscuri su cui i carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia, coordinati dal maggiore Gianluca Puletti, stanno cercando di mettere ordine. E non si escludono clamorosi sviluppi. Ieri mattina erano all’incirca le 10,30 – sempre secondo quanto raccontato ai carabinieri dall’interessato - e Matteo Porceddu, con il furgone della ditta stava effettuando per conto della “Ica Foods” un giro di consegna merce in alcuni paesi della Marmilla. In prossimità del bivio per Furtei, sulla statale 197, sarebbe stato affiancato da una moto di grossa cilindrata con a bordo due persone che indossavano tute da motociclista e caschi neri, lo stesso colore della motocicletta. Il passeggero gli avrebbe puntato contro una pistola attraverso il finestrino, imponendogli di accostare in una piazzola a bordo strada. Una volta eseguito l’ordine e sempre sotto la minaccia dell’arma, i malviventi lo avrebbero costretto a stare fermo al posto di guida e dopo avergli legato mani e piedi con legacci trovati nello stesso abitacolo del furgone, si sarebbero impossessati del suo portafoglio contenente 1000 euro. Poi la fuga a tutta velocità in direzione della statale 131, distante non più di tre chilometri. Liberatosi dalle funicelle, Matteo Marceddu è corso alla Compagnia carabinieri di Sanluri per denunciare l’accaduto. Trafelato e apparentemente ancora spaventato, ha reso un racconto confuso, con diverse contraddizioni e aspetti poco chiari. Primo fra tutti che nessuno si è accorto, in una strada così trafficata (a quell’ora in particolare) dell’abbordaggio della moto al furgone e di quanto avvenuto poi nella piazzola?

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