La Nuova Sardegna

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Strade dissestate in paese, nuove proteste e polemiche

SESTU. Strade piene di voragini. Buche e avvallamenti che si allargano in mezzo alla carreggiata. E' la fotografia del sistema viario che si allunga alla periferia del paese, con un itinerario di...

18 giugno 2013
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SESTU. Strade piene di voragini. Buche e avvallamenti che si allargano in mezzo alla carreggiata.

E' la fotografia del sistema viario che si allunga alla periferia del paese, con un itinerario di strade provinciali o collegamenti assegnati ai diversi enti in stato di degrado e abbandono. L'ultimo grido d'allarme è stato lanciato nel corso del consiglio comunale con un'interrogazione di Luciano Muscas, esponente dei Riformatori sardi. «Davvero una beffa per gli automobilisti che percorrono le strade del territorio con grandi rischi per l'incolumità dei cittadini – ha detto il consigliere – nei percorsi si registra un misto di incuria e trascuratezza. Basta fare un salto nella strada tra Sestu e Ussana, con una viabilità a due corsie, senza illuminazione, priva di segnaletica verticale e orizzontale. Il pericolo maggiore? L'itinerario è percorso dalle corriere dell'Arst con il rischio di scontri frontali sempre più concreto». C'è poi il tracciato che collega Ussana con il santuario di San Gemiliano sino ad estendersi sulla Carlo Felice.

«Praticamente – ha sparato a zero Muscas – un sentiero di guerra. Una mulattiera zeppa di voragini e fosse. Una sorta di terra di nessuno. Il Consorzio del Cixerri, ente proprietario della strada, dovrebbe essere dismesso. E ancora la competenza della carreggiata, percorsa da centinaia di automobilisti, non è stata assegnata. Tantissimi i rischi anche sulla Sestu – Monserrato. E sul budello per San Sperate».

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