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Maghi, accuse a “Striscia” assolto Panunzio (Antiplagio)

CAGLIARI. La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso che l’autore tv di «Striscia la Notizia», Antonio Ricci, aveva presentato contro la sentenza d’appello che aveva assolto il fondatore dell’Osser...

09 luglio 2013
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CAGLIARI. La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso che l’autore tv di «Striscia la Notizia», Antonio Ricci, aveva presentato contro la sentenza d’appello che aveva assolto il fondatore dell’Osservatorio Antiplagio Giovanni Panunzio, dall’accusa di averlo diffamato. Ne dà notizia lo stesso Panunzio, difeso dall’avvocato Stefania Farnetani. La vicenda risale al 2006. Dopo aver testimoniato al processo a Vanna Marchi, assieme a Ricci e all’inviato di «Striscia» Jimmy Ghione, Panunzio contestò all’autore televisivo il fatto di usare due pesi e due misure nelle battaglie della popolare trasmissione Mediaset contro i ciarlatani e di non attaccare veggenti e sensitivi pubblicizzati sul teletext di Mediaset. Per Panunzio, parte dei compensi ad autori e conduttori derivava dai proventi dei sedicenti maghi di Mediavideo. Per queste affermazioni, in primo grado Panunzio era stato condannato a una multa di 500 euro, pena condonata. Il fondatore dell’Osservatorio Antiplagio aveva poi presentato appello e il 15 giugno 2012 era stato assolto, in quanto il fatto non costituisce reato.

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