La Nuova Sardegna

QUARTU. Professionisti, ben informati, e soprattutto veloci. In meno di sessanta secondi sono scesi dalla loro moto, hanno fatto velocemente le scale che portano agli uffici di Equitalia a Quartu, nel complesso che ospita il mercato civico, a due passi dal Comune, in piazza Dessì, sono entrati nell’androne, hanno scavalcato il bancone e pistola in pugno si sono fatti consegnare il denaro presente nelle casse, quarantamila euro, per poi fuggire nelle sempre in moto.

Veloci e attenti, visto che hanno usato guanti di lattice, non si sono tolti il casco integrale e hanno indossato abiti scuri e comuni. Nei locali due dipendenti e un cliente. Quest’ultimo è stato spinto contro un muro, agli altri due è stato chiesto di aprire la cassaforte.

Hanno parlato poco, ordine secchi e precisi, sapevano cosa c’era in cassa e cosa cercare. Rapinatori in trasferta? Forse no, dall’accento sembravano locali. Sul posto subito le Volanti della Questura, inviate dal dirigente Gianfranco Murgia, menter sulle loro tracce gli investigatori del Commissariato di Quartu, diretti dal vicequestore Giacinto Mattera.

La speranza dei poliziotti è che la coppia abbia commesso qualche errore, come ad esempio non abbandonare subito la moto con cui sono arrivati, sicuramente rubata. Sarà un lavoro lungo, dove la pazienza è d’obbligo; bisognerà sentire decine di testimoni, non solo i tre presenti in quel momento negli uffici.

Importante sarà soprattutto capire se la presenza di tanto denaro il lunedì negli uffici di Quartu sia un fatto comune, ogni quanto vengano prelevati i soldi e con quali modalità. Certo è che i rapinatori sapevano esattamente che fare. e lo hanno fatto fin troppo bene. Sino ad adesso almeno.

Piena solidarietà ai dipendenti di Equitalia, «vittime dell'odiosa e inaccettabile violenza criminale», è stata espressa dal sindaco di Quartu Mauro Contini, i cui uffici sono a pochi metri dalla sede rapinata.