La Nuova Sardegna

Cagliari

Escolca, libero il pensionato che ha ucciso il figlio

Escolca, libero il pensionato che ha ucciso il figlio

Il tribunale del riesame ha accolto la richiesta del difensore: revocati gli arresti domiciliari

27 novembre 2013
2 MINUTI DI LETTURA





ESCOLCA. E’ libero Ezio Murtas, il pensionato ottantenne di Escolca accusato di aver ucciso il 25 agosto il figlio Matteo. Il collegio del riesame di Cagliari presieduto da Massimo Costantino Poddighe,accogliendo la richiesta dell’avvocato difensore Gennaro Di Michele, ha revocato la misura cautelare degli arresti domiciliari disposta dal gip Giuseppe Pintori.

La difesa ha sempre sostenuto che il pensionato non ha ucciso il figlio ma che si è trattato di un tragico incidente e che il primo colpo di fucile che ha mortalmente colpito Matteo Murtas è partito accidentalmente. «Se il padre avesse voluto amazzare il figlio – ha sostenuto l’avvocato Di Michele - gli avrebbe esploso due fucilate a bruciapelo essendo un esperto cacciatore. Ciò non si è verificato per esclusiva volontà del mio assistito che imbracciava il fucile a scopo difensivo e non voleva pertanto certamente ammazzare nessuno ne tanto meno il proprio figlio».

Determinanti sono state anche la relazione psichiatrica della dottoressa Serena Lai e del perito balistico Giulio Madeddu. La psichiatra ha affermato che il racconto dei fatti fornito da Ezio Murtas al pubblico ministero Alessandro Pili, ai carabinieri, al gip e ai consulenti psichiatrici è assolutamente veritiero.

Il perito balistico ha confermato che il primo colpo di fucile è partito accidentalmente (il pensionato fu colpito al braccio da un pezzo di legno scagliato dal figlio ) e che il secondo colpo, partito durante la colluttazione, era stato indirizzato per terra. Il collegio del riesame oltre ad aver revocato gli arresti domiciliari non ha imposto vincoli al pensionato. (Gian Carlo Bulla)

In Primo Piano
Violenza di genere

Cerca di uccidere la ex travolgendola con l’auto: guardia giurata arrestata a Carbonia per tentato omicidio

di Luciano Onnis
Le nostre iniziative