La Nuova Sardegna

Cagliari

Tarsu e Imu, la Finanza scova diversi evasori totali

Tarsu e Imu, la Finanza scova diversi evasori totali

Controlli alle concessioni demaniali marittime da Alghero e Stintino a Cagliari e Carloforte

30 novembre 2013
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CAGLIARI. Ci sono diversi evasori totali e ci sono quelli che hanno pagato pochissimo rispetto al dovuto. Diversi titolari di concessioni demaniali marittime sono finiti nei guai, dopo essere stati controllati dalla Guardia di finanza durante un’operazione in materia di evasione della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU/TIA) e dell’imposta comunale sugli immobili (ICI/IMU).

Nel nord Sardegna – come precisa una nota delle Fiamme gialle – i finanzieri della Sezione Operativa Navale di Alghero hanno eseguito i controlli fiscali a nove attività commerciali ricadenti nei comuni di Alghero e Stintino. Sono emerse diverse irregolarità relativamente al pagamento dei tributi locali. Molte aziende non hanno mai versato alcun tributo o hanno versato tributi irrisori in relazione alle dimensioni della concessione demaniale.

Gli Uffici Tributi dei Comuni di Alghero e Stintino stanno procedendo in questi giorni all’emissione delle cartelle esattoriali, riconducibili alle ultime cinque annualità (oggetto del rilievo della Guardia di Finanza) alle quali andranno a sommarsi le previste sanzioni ed interessi.

I controlli effettuati nel sud Sardegna nei comuni di Cagliari, Quartu Sant’Elena e Pula hanno, invece, portato all’individuazione di ben otto attività commerciali inadempienti. Le irregolarità riscontrate sono state le stesse: versamento parziale o irregolare dei tributi o addirittura mancato versamento.

Nei comuni di Sant Antioco, Calasetta, Carloforte e Portoscuso, quattro attività su quattro non hanno versato alcun tributo locale o versato solo una parte in misura difforme alle dimensioni della concessione.

«L’omesso versamento dei tributi locali da parte dei soggetti controllati – spiegano le Fiamme gialle – ha comportato, fino ad oggi, un’evidente perdita per le casse dei Comuni interessati i quali sono spesso costretti ad effettuare una sorta di spalmatura della TARSU sui cittadini residenti, atteso che i servizi per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti urbani (ivi compresi quelli prodotti sulle spiagge e nei porti) devono avere, per l’appunto, la copertura economica garantita da tale tassa».

«Negli ultimi anni – conclude il colonnello Camillo Passalacqua – abbiamo rilevato un’altissima percentuale di irregolarità nel pagamento dei tributi locali, con situazioni ancora da regolarizzare da parte degli enti preposti al recupero dei tributi, ovvero che vengono prese in considerazione con estrema lentezza. Tutto ciò, ovviamente, a svantaggio dei cittadini onesti che hanno pagato e continuano a pagare anche per gli evasori».

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