La Nuova Sardegna

Cagliari

Aeroporto Elmas, venti lavoratori in strada: sit-in a oltranza

Aeroporto Elmas, venti lavoratori in strada: sit-in a oltranza

Dopo gli esuberi di Sogaerdyn ora tocca agli assistenti per i passeggeri disabili della Sala Amica

10 dicembre 2013
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CAGLIARI. «Rivendichiamo e vogliamo proteggere il posto di tutti i lavoratori dell'aeroporto di Elmas, non solo i 62 esuberi della Sogaerdyn ma anche i 20 della 'Sala Amicà che si occupano del servizio disabili e che dal 15 dicembre rimarranno senza lavoro».

Così il segretario Fismic-Confsal Piergiorgio Piras, che insieme ai colleghi Augusto Corona della Faisa Cisal, Gigi Giallara della Filt Cgil e Ignazio Lai della Cis, hanno manifestato dentro e fuori lo scalo con tutti i dipendenti interessati.

«Tutti i lavoratori sono messi in discussione dalla mancata continuità territoriale - ha spiegato Piras - ma il carico di lavoro invece non è per niente diminuito. Noi chiediamo un incontro urgente con gli assessori regionali ai Trasporti e al Lavoro per definire la situazione del personale. Chiediamo che venga prorogato loro il contratto di tre mesi affinché abbiano la possibilità di confluire nella nuova azienda che prenderà in gestione la 'Sala Amicà. Per queste ragioni vogliamo avere un incontro prima della scadenza del contratto».

I sindacati annunciano nuove manifestazioni di protesta: «Chiederemo a tutti i nostri iscritti - promettono - di venire a Elmas a presidiare l'aeroporto».

Analoghe proteste si sono verificate la settimana scorsa da parte dei dipendenti della Sogaerdyn: in quelle occasioni era stato rallentato l'imbarco dei passeggeri con momenti di tensione davanti all'ingresso dei controlli di sicurezza.

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