La Nuova Sardegna

Cagliari

Europee senza la Sardegna: “Boicottiamo il voto del 25 maggio”

Europee senza la Sardegna: “Boicottiamo il voto del 25 maggio”

Appello dei sindaci dei Riformatori contro il nascente “collegio isole”

28 marzo 2014
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CAGLIARI. I sindaci dei Riformatori si mobilitano contro le elezioni europee del prossimo 25 maggio attivando un vero e proprio boicottaggio del voto, dopo il no del Parlamento all'istituzione della Circoscrizione Sardegna, separata dalla Sicilia.

La provocazione è stata lanciata oggi con una lettera-appello a tutti gli amministratori dell'isola. I Riformatori non si presenteranno per le consultazioni e chiedono la modifica della legge del 1979 prevedendo quindi lo spacchettamento del Collegio Isole.

“Crediamo nell'Europa - scrivono nella lettera-appello - e sappiamo bene quanto l'unità europea sia fondamentale per difendere il nostro benessere economico. Per l'ennesima volta siamo chiamati, però, ad una corsa elettorale truccata che ci nega in partenza la possibilità di competere”.

Secondo Danilo Artizzu, sindaco di Siurgus Donigala, “non può esserci un popolo che non è rappresentato in Europa. La matematica è dalla nostra parte ma non la politica”. Gabriele Marini, vicesindaco di Quartu Sant'Elena, ribadisce che “certo non si vive di leggi elettorali, ma in questo caso viene negata la democrazia”.

“Chiedendo questo non stiamo togliendo nulla a nessuno - ha sottolineato il sindaco di Burcei, Giuseppe Caria - finora abbiamo letto solo europarlamentari siciliani”.

Infine Federico Palmas, sindaco di San Giovanni Suergiu, lancia un ulteriore appello: “Indipendentemente dalle appartenenze politiche è una battaglia comune che tutti i sardi dobbiamo fare e tutte le parti politiche devono unirsi per cambiare la legge elettorale”.

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