Strage di uccelli migratori nel Sulcis: 300mila l’anno
La denuncia della Lipu partner di un progetto europeo contro il bracconaggio
CAGLIARI. “Violenza e illegalità contro gli animali selvatici continuano ad accadere nel Mediterraneo e in particolare nel Sulcis, in Sardegna, dove si massacrano tordi e pettirossi in migrazione”, è la denuncia di Fulvio Mamone Capria, presidente della Lipu, che nel Sulcis organizza annualmente campi di volontariato contro il bracconaggio e che è partner di una campagna europea contro il bracconaggio.
Nel Sulcis si stima che 300mila piccoli uccelli migratori restino vittima di trappole e reti illegali per poi finire in macellerie e ristoranti locali. Il problema dilaga anche in altre zone dell’Europa. In Spagna fino a 430mila uccelli, con punte di 2 milioni, vengono uccisi ogni anno in modo illegale. Una delle tecniche più impiegate è il 'parany', che prevede l'uso di colla sui rami, nelle aree di Castellon, Valencia e Terragona. In Grecia l'area più esposta è quella delle isole ionie, situate lungo la rotta migratoria.
Contro questi sterminii tre partner dell'associazione BirdLife International - Lipu per l'Italia, Seo per la Spagna e Hos per la Grecia - hanno deciso di produrre un video di denuncia.