La Nuova Sardegna

Cagliari

Lingua blu, in campo la Regione con 28 milioni di euro di indennizzi

Lingua blu, in campo la Regione con 28 milioni di euro di indennizzi

L’assessore all’Agricoltura Elisabetta Falchi conferma anche la volontà della giunta di costituirsi parte civile nell’inchiesta sui vaccini

05 agosto 2014
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CAGLIARI. In arrivo i risarcimenti per la lingua blu: 28 milioni di euro a partire da settembre per i comuni che a loro volta "gireranno" i fondi ai pastori messi in ginocchio dalla malattia che ha colpito gli ovini. E' il contenuto di una delle delibere approvate questa mattina dalla Giunta regionale.

«Una grande operazione - ha sottolineato l'assessore all'Agricoltura Elisabetta Falchi illustrando il provvedimento -. Per diversi motivi l'epidemia nel 2012 e nel 2013 non era stata affrontata nella maniera corretta. La profilassi era partita troppo tardi e non è stata sufficiente ad arginare la lingua blu con 113mila capi morti. Si è ritenuto doveroso intervenire perchè il comparto ha sofferto tantissimo».

Il futuro? «Riteniamo - ha detto l'esponente della Giunta - che ora si debba passare dai risarcimenti a una miglior gestione con un approccio diverso». La copertura dei vaccini attualmente è al 65 per cento. «Con la prospettiva di completare l'operazione entro il 31 luglio 2015», ha assicurato l'assessore alla Sanità Luigi Arru.

Sul fronte dell'inchiesta: «Pronti a costituirci parte civile nell'inchiesta sulla lingua blu: valuteremo che cosa succede nel frattempo. Mi sembra corretto che gli allevatori lo stiano facendo», lo ha confermato l'assessore regionale all'Agricoltura Elisabetta Falchi commentando le indagini romane su vaccini e blue tongue.

«Mi sembra che la delibera sui risarcimenti sia la migliore risposta e un segnale di massima attenzione nei confronti del comparto», ha sottolineato l'esponente della Giunta. L'assessore ha annunciato che per precedenti impegni non potrà partecipare all'assemblea del Movimento pastori sardi in programma domani a Ozieri, gli stessi allevatori che hanno duramente attaccato la Falchi chiedendo le sue dimissioni. Pomo della discordia non solo la gestione dell'emergenza lingua blu ma anche il Piano di sviluppo rurale (Psr). «Mi dispiace che si chiedano le mie dimissioni - ha detto la titolare dell'Agricoltura -. Sul Psr stiamo concludendo una procedura già avviata da tempo e lo stesso Felice Floris (leader dei pastori) ha avuto in passato, se aveva l'esigenza, le occasioni per intervenire».

Anticipazioni sul Piano di sviluppo rurale. «Saranno confermate e aumentate le misure di benessere animale - ha spiegato l'assessore - ed estese al comparto suino. I primi a beneficiarne saranno proprio i pastori che spesso hanno negli allevamenti anche i maiali. Sono poi previste misure per il primo inserimento dei giovani in azienda».

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