La Nuova Sardegna

Cagliari

Carloforte, yacht finisce in una secca: sei ore per disincagliarlo

Simone Repetto
Lo yacht in secca
Lo yacht in secca

Guardia costiera e Guardia di finanza mobilitati col peschereccio "Maleno" per tirare in salvo l'imbarcazione e prestare assistenza alle cinque persone a bordo

14 agosto 2015
2 MINUTI DI LETTURA





CARLOFORTE. Brutta avventura per uno yacht a motore, finito stamane nelle secche a sud dell'isola di San Pietro, da cui è stato liberato solo a metà pomeriggio, grazie all'intervento di un peschereccio, senza nessun danno per l'equipaggio.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:cagliari:cronaca:1.11934981:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.11934981:1653398402/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

L'F.D, un motoryacht biancoblu di 18 metri, stamane aveva lasciato il porto di Carloforte per dirigersi a sud, navigando nel canale di San Pietro. Una volta doppiate le Colonne, all'altezza dell'isolotto in località Geniò, dopo le 11, lo skipper ha probabilmente ignorato la grande secca poco distante l'isolotto e vi è finito sopra.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:cagliari:cronaca:1.11934984:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.11934984:1653398402/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

Grande paura per il proprietario, un torinese in vacanza con la moglie, e gli altri cinque membri dell'equipaggio, che non hanno tuttavia riportato ferite dall'impatto con gli scogli.

A quel punto è scattata la richiesta di soccorso, con due mezzi nautici dalla Guardia Costiera di Carloforte ed uno della Guardia di Finanza, giunto a dare man forte trovandosi nei paraggi. Trasbordato l'equipaggio, sono iniziate le operazioni di disinscaglio, non facili, a causa dell'ampiezza della secca.

Sul posto, è dovuto giungere il peschereccio carlofortino Maleno, dotato di una notevole forza propulsiva, per agganciare lo scafo e liberarlo dagli scogli. Sono intervenuti anche sub, che hanno sistemato dei palloni ai fianchi per garantire una maggiore stabilità in caso di sbandamento.

Dopo due tentativi di traino falliti, alle 18 il terzo è andato a buon fine, con il motoryacht libero dagli scogli e avviato a lento moto in porto, sempre trainato dal peschereccio. Per fortuna, l'incaglio non ha prodotto falle tali da compromettere la galleggiabilità, anche se i costi per l'armatore, tra intervento di soccorso e riparazioni, saranno cospicui. Il fatto, ha attirato tanti curiosi

La Sanità malata

Il buco nero dei medici di famiglia: in Sardegna ci sono 544 sedi vacanti

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative