La Nuova Sardegna

Cagliari

Cagliari, appello: "Vogliamo acquisire la casa del comandante"

Petizione dei residenti di via Cagna per togliere dal blocco dei beni demaniali messi in vendita dalla Regione la struttura ex militare con giardino di via Fracastoro, fra Monte Urpinu e Molentargius

31 agosto 2015
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CAGLIARI. La vecchia casa dell'ex comandante del deposito carburante dell'Aeronautica militare di Monte Urpinu? Al quartiere, e non al migliore offerente. È la richiesta del Comitato Amsicora 2020: avviata una petizione per togliere dal blocco dei beni demaniali messi in vendita dalla Regione la struttura con giardino di via Fracastoro a Cagliari, fra Monte Urpinu e Molentargius.

Strategica la posizione di raccordo fra le due aree verdi: il comitato promotore chiede che diventi un centro di riferimento per lo sviluppo sostenibile e ambientale. «Viviamo in un quartiere - ha spiegato Gianfranco Damiani di Amsicora 2020, in una conferenza stampa davanti allo stabile reclamato - con pochi servizi. Questo spazio potrebbe essere una ottima soluzione per le attività dei bambini nel dopo scuola e d'estate. Magari con il coinvolgimento degli anziani del quartiere. In questi anni abbiamo realizzato tanti progetti arrivando sino a Sant'Elia. Bene, noi avevamo chiesto lo stabile già da tre anni: siamo pronti a metterci a disposizione del Comune e di chiunque voglia rilanciare questo spazio che riteniamo importante per la vita del quartiere».

Amsicora 2020 non è sola: alla conferenza stampa di questa mattina c'erano rappresentanti di tante associazioni, da Urban Center a Uil Pensionati passando per Amici della bicicletta. «Avere la disponibilità della palazzina - hanno spiegato - e del suo orto-giardino ci permetterebbe di ampliare le nostre iniziative ed estenderle a tutto l'anno».

La struttura è chiusa dal 17 agosto 2007, ma attualmente è occupata da una famiglia con bambini. Si tratta dell'alloggio del comandante dell'ex deposito carburante: 3.350 metri quadrati edificabili. Il valore dell'unità immobiliare sfiora i 6 milioni di euro. Le offerte dovranno essere presentate entro il 2 ottobre 2015, previo versamento di una cauzione provvisoria (a seconda dei casi, la percentuale del prezzo a base d'asta oscilla tra il 2% e il 5%). Ma ora il Comitato Amsicora 2020 chiede un passo indietro.

Progetti concreti: nell'area troverebbero spazio un'aula verde, con mini fattoria didattica, da rendere disponibile ai cinque plessi del quartiere per l'orientamento e l'Educazione allo Sviluppo Sostenibile, la sede di coordinamento di tutte le attività di promozione, sperimentazione, crescita ed evoluzione del quartiere, una mostra permanente degli stati di avanzamento del Progetto Europeo di Riqualificazione ecosostenibile del rione, un presidio per la costituzione di un Gruppo di Acquisto Biologico

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