La Nuova Sardegna

Cagliari

Selvaggina proibita e la lista dei ristoratori-clienti: denunciati sei bracconieri

Luciano Onnis
Selvaggina proibita e la lista dei ristoratori-clienti: denunciati sei bracconieri

Operazione del Corpo forestale per la caccia illecita nel parco regionale del Gutturu Mannu, di particolare interesse il ritrovamento dei compratori della selvaggina proibita, sono tutti titolari di ristoranti a Cagliari

12 marzo 2016
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CAPOTERRA. Vasta operazione di polizia venatoria del Corpo Forestale rivolta al contrasto del fenomeno della caccia illecita con mezzi non consentiti, portata a termine nel Parco Regionale di Gutturu Mannu L’operazione, disposta dal Servizio Ispettorato territoriale di Cagliari, ha coinvolto personale delle stazioni di Capoterra, Pula, Teulada ed il Nucleo Investigativo, e ha portato alla denuncia di 6 persone per il reato di esercizio di caccia con mezzi non consentiti, detenzione di specie animali protette, uccellagione e al sequestro di ingente quantitativo di selvaggina e migliaia di strumenti di cattura oltre che alla bonifica di ampie zone da strumenti catture posizionati per catturare selvaggina, come lacci, reti ed attrezzi vari. In particolare, dopo appostamento nei sentieri, sei bracconieri sono stati sorpresi in distinte circostanze e luoghi mentre predisponevano strumenti di cattura e recuperavano la selvaggina appena catturata.

Si tratta di A.M.,32 anni di Capoterra, operaio pluripregiudicato per reati di bracconaggio; S.M., 46 Anni e di Capoterra; P.D., 45 anni di Pula; R.C.,31 anni di Cagliari; J.P. ,31 anni di Capoterra, e M.M.., 27 anni, cameriere di Capoterra. Le successive perquisizioni eseguite a Cagliari, Quartu S.Elena e Cagliari ha permesso di recuperare e sottoporre a sequestro pezzi di un esemplare di cervo sardo, 9 cinghiali, 75 tordi , 3 tartarughe terrestri di genere protetto,4.500 lacci per uccellagione , 170 reti e 870 lacci per cattura di cervi e cinghiali.

Recuperata anche un’anfora riconducibile ad epoca romana perfettamente conservata e detenuta illegalmente da uno dei denunciati. Il reperto verrà consegnato alla Soprintendenza Archeologica Di particolare importanza il rinvenimento di schedari dove sono state annotati quantitativi e ricavi derivati dallo smercio della selvaggina catturata di frodo in diversi ristoranti di Cagliari. Una lista, insomma, dei ristoratori cagliaritani che comprano la selvaggina dai bracconieri. Oltre alle contestazioni penali nei confronti dei soggetti è scattata la segnalazione all’autorità di Pubblica sicurezza per interdizione a frequentare l’area del Parco Regionale.

L’attività è stata svolta anche con la collaborazione dei volontari della Lipu - Byrd Life International, che dal mese di dicembre si sono alternati con volontari di altre associazioni ( Lac , Lav, Wwf) in un campo antibracconaggio sempre in stretto raccordo con il Corpo Forestale. Sono stati bonificati ampi territori da sistemi di cattura e liberato decine di animali catturati dalla morsa dei lacci tutti all’interno del Parco regionale di Gutturu Mannu.

In particolare la LIPU con la collaborazione del Corpo Forestale sta portando avanti un progetto di sensibilizzazione della problematica nelle scuole del territorio . L’operazione portata a termine dal Corpo Forestale si inquadra nella complessiva attività di sorveglianza a tutela della biodiversità e per la sicurezza dei visitatori che frequentano l’area tutelata nel parco di Gutturu Mannu che dal novembre 2015 ha portato complessivamente all’arresto di 2 persone ed alla denuncia di altre 21 tutte per reati di bracconaggio.

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