La Nuova Sardegna

Operaio di Carbonia arrestato a Cattolica per tentato omicidio

Operaio di Carbonia arrestato a Cattolica per tentato omicidio

Il giovane è accusato di avere accoltellato, assieme a un complice, un nigeriano e un marocchino per motivi razziali

10 aprile 2012
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CATTOLICA (RIMINI). Le manette sono scattate nella tarda serata di ieri - con le accuse di tentato omicidio in concorso, aggressione caratterizzata da connotazioni marcatamente xenofobe - nei confronti di M.D., 26 anni, nato a Carbonia (Cagliari) ma residente a Colbordolo (Pesaro), operaio con vicende penali a carico anche per la violazione della legge sulla discriminazione razziale ed incitamento all’odio razziale; S.L., 23 anni, di Pesaro, studente; M.D., 25 anni, anch¿egli di Pesaro. I Cc della Tenenza di Cattolica, in collaborazione con i colleghi della Compagnia di Riccione, sono risaliti agli autori del tentato omicidio ai danni di un marocchino e un nigeriano, entrambi regolari sul territorio italiano, grazie alle immagini della telecamera del distributore automatico di sigarette e alla testimonianza, oltre che dei due feriti, di due camerieri di un pub.

Le ricerche sono scattate immediatamente dopo l’aggressione avvenuta poco dopo le 5 del mattina in via Curiel, in una zona centrale di Cattolica. Dalla perquisizione in casa del 26enne, che gli inquirenti ritengono il capo della banda, sono emerse pubblicazioni che inneggiano politiche razziste, foto di Hitler e Mussolini, volantini assemblati “alla buona” con lo stemma di Forza Nuova, oltre a letteratura di chiaro stampo estremista. Il giovane, che a Pesaro vive solo (la famiglia è in Sardegna) e lavora come operaio, si sarebbe sbarazzato del coltello e degli indumenti sporchi di sangue. I militari hanno comunque sequestrato un paio di pantaloni, umidi perché appena lavati, sui quali si cercheranno tracce ematiche. Gli altri due giovani, quelli più prossimi alle vittime secondo i filmati, sono invece studenti di buona famiglia. Tutti e tre sarebbero ultras della squadra di calcio di Pesaro, che di solito si ritrovano in un bar del lungomare pesarese.

Ora le indagini si concentrano su altri due componenti del gruppo, non ancora identificati. Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, i due stranieri sono arrivati davanti al distributore di sigarette in scooter. Il nigeriano, 22 anni, scende dal mezzo per acquistarne un pacchetto, mentre l’altro aspetta in sella allo scooter. Le banconote del nigeriano però si inceppano nel macchinario, e quando il giovane vede arrivare il gruppo di italiani si avvicina per chiedere loro una sigaretta. «Negro di merda», è la risposta di uno del gruppetto, che circonda immediatamente l’extracomunitario. «Queste parole a me non le dici», la reazione del nigeriano, che scatena la violenta ritorsione. Secondo gli inquirenti, è il 26enne di origine sarda ad estrarre il coltello col quale ferisce al polmone il nigeriano e alla gola il marocchino, arrivato in aiuto dell’amico. Sempre secondo la ricostruzione dei Cc, anche dopo l’accoltellamento i tre giovani si sono accaniti contro i due stranieri usando le cinghie dei pantaloni come fruste e la sedia di un bar per completare l’opera. I due extracomunitari si sono salvati, dandosi alla fuga, grazie all’intervento di un passante che ha chiamato i soccorsi. A mettere sulla buona strada i carabinieri, oltre alle immagini video, anche la testimonianza di due baristi di un pub che hanno riferito di conoscere il gruppo dei pesaresi e presenti al momento dell’aggressione. Il riconoscimento fatto dalle vittime, sulla base delle foto segnaletiche, ha fatto il resto. Ieri sera gli arresti.

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