La Nuova Sardegna

«L’obiettivo è il piano urbanistico»

di Tamara Peddis
«L’obiettivo è il piano urbanistico»

Iglesias. Dario Carbini propone la sua lista civica come alternativa ai grandi partiti: «Finalmente porteremo qui i fondi europei»

21 maggio 2013
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IGLESIAS. Dario Carbini, 36 anni, laurea in scienze politiche, esperto in progettazione Europea, ex consigliere comunale, è candidato alla carica di sindaco ed è sostenuto dalla lista civica “Identità Iglesiente”. Perché gli elettori dovrebbero scegliere lei come sindaco? «Perché, io e la mia lista siamo l’unica alternativa al degrado creato dal mal governo dei partiti. Metto a disposizione con entusiasmo la mia professionalità in progettazione europea attinente alla gestione degli enti pubblici. Sarò il sindaco che porterà finalmente i fondi europei in città. Tutti i candidati ne parlano ma nessuno conosce le procedure».

La situazione delle strade cittadine è particolarmente degradata. In caso di elezione come intende intervenire per rimediare Con quali risorse? Entro un anno o di più? «Buchi delle strade? La città è esausta dei crateri di una classe politica che ha pensato solo ai suoi interessi personali e non ai bisogni collettivi. Riparare le strade è ordinaria amministrazione, basterebbe utilizzare gratuitamente l’asfalto ecologico con cellule fotovoltaiche e diodi a led. Io mi propongo alla città per la straordinaria amministrazione, i buchi nelle strade sono un problema risolvibile nell’immediato».

Povertà, disagio sociale, disabilità e anziani. Problemi in continua crescita che necessitano di ingenti risorse. Dove intendete trovarle? «Nell’unione europea tramite il programma “Progress” sull'occupazione e la solidarietà sociale. In più obiettivi prioritari: riadegueremo le varie fasce di imposizione fiscale; sostituiremo l’ufficio riscossione tributi comunale eliminando la riscossione Equitalia. Iglesias non sarà più socia di Abbanoa, una società per azioni che reinveste il capitale in borsa, non in servizi al cittadino. Agli appalti sotto soglia tramite legge europea potranno partecipare solo aziende del territorio.

Nella realizzazione del Puc quali saranno gli aspetti innovativi e quelli da rafforzare per il rilancio della città?«Noi il Puc lo faremo davvero. Centrodestra e centrosinistra lo promettono da 30 anni per poi schiantarsi contro gli interessi delle loro lobby. Il Puc sarà realizzato da esperti, in compartecipazione della comunità, nel rispetto dell'ambiente e del territorio con il preciso intento di non compromettere le risorse per le generazioni future. Sarà una città a misura cittadino non più a misura edificio. Le risorse e le opportunità della città passeranno obbligatoriamente per il Puc dal quale altresì emergeranno le potenzialità ancora disponibili.

Cultura e turismo. Come intendete promuovere l’immagine della città? «Distretto culturale evoluto per mettere a sistema infrastrutture e risorse umane per un movimento culturale con obiettivo sviluppo. Spostare le risorse bluff del Piano Sulcis verso il Geoparco. Lavoreremo subito sul realizzato, non possiamo aspettare che finiscano le bonifiche e che finiscano il Master Plan ormai antico. Tutto ciò che è fruibile va utilizzato subito per lo sviluppo. Basta con le ghostcity».

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