La Nuova Sardegna

Donna sarda sequestrata in Marocco, la polizia di Sassari lancia l'allarme: liberata

Donna sarda sequestrata in Marocco, la polizia di Sassari lancia l'allarme: liberata

Aveva accettato di trasferirsi per un matrimonio di convenienza, il futuro sposo è stato arrestato

12 gennaio 2020
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ROMA. Sequestrata in Marocco dopo aver acconsentito a trasferirsi nel Paese africano per un matrimonio di convenienza, una 47enne di origini sarde è stata liberata dopo l'intervento del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia (Scip) allertato dalla questura di Sassari.

La donna, ricostruisce la polizia, si era fatta convincere da un'amica marocchina ad accettare un matrimonio di convenienza con suo nipote, un giovane di 27 anni. L'atto le avrebbe fatto guadagnare 5mila euro e avrebbe consentito all'uomo di ottenere un titolo valido per vivere in Italia. Aveva perciò fatto le valige ed era andata in Marocco nel novembre scorso 2019, con l'intenzione di rientrare subito dopo il disbrigo delle pratiche. Presto però si è accorta che il promesso sposo non glielo avrebbe consentito. Il ragazzo, infatti, con la complicità della madre e della sorella, l'ha sequestrata, tenendola segregata in un'abitazione con le sbarre alle finestre, in un villaggio a circa venti chilometri da Marrakesh, costretta a nutrirsi solo di latte e biscotti. La donna aveva cercato di liberarsi lanciandosi dal terzo piano, ma aveva riportato la frattura delle gambe e di alcune vertebre, l'aguzzino l'aveva riportata in casa segregandola di nuovo. Nonostante le sue condizioni, alla donna era stata negata perfino l'assistenza sanitaria.

Finalmente la polizia internazionale l'ha trovata, il giovane è stato arrestato. La donna adesso è in ospedale e si aspetta che le sue condizioni le consentano di tornare in Italia

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