La Nuova Sardegna

Coronavirus in Lombardia: sei persone positive, grave un trentottenne

Coronavirus in Lombardia: sei persone positive, grave un trentottenne

Quarantena obbligatoria per chi è entrato in contatto con l'uomo. Hanno contratto il virus anche la moglie (incinta) e un amico. Altre 250 persone in quarantena.

21 febbraio 2020
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MILANO. "Sono sei i casi di positività al coronavirus" in Lombardia: lo ha spiegato l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera. "Il paziente ricoverato al Sacco sta bene" e la situazione della moglie del primo ricoverato "è positiva". "Il messaggio che diamo a chi abita in questi paesi è di rimanere a casa - ha spiegato l'assessore Gallera -. Chiediamo di rimanere al proprio domicilio e a chi è stato in contatto con questi casi di chiamare il 112. La situazione è estremamente nuova, particolare per il nostro paese, invitiamo alla calma".

"Stiamo indagando, sono 3 persone che si sono presentate con quadro clinico di polmonite all'ospedale di Codogno, stiamo cercando di capire se ci sono stati contatti con i primi 3 casi", ha aggiunto la dottoressa Maria Gramegna, dirigente dell'assessorato al Welfare, che ha parlato di sintomi "importanti di polmonite". "Ancora non sappiamo da chi si è diffuso il virus, potrebbe non essere da caso zero ma potrebbe anche essere che è guarito.

Non abbiamo la certezza di quale sia il caso indice", ha spiegato l'assessore Gallera. "A oggi abbiamo un numero cospicuo di persone su cui stiamo intervenendo, circa 250 persone sono in isolamento e a cui faremo il tampone", ha spiegato l'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera. "I casi segnalati in Lombardia sono i primi che si sono verificati sul territorio italiano e ci fanno entrare in una fase nuova": così Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Spallanzani di Roma. "Per la prima volta - precisa - siamo passati da casi di importazione a casi di circolazione locale del virus".

L'uomo di 38 anni contagiato da coronavirus che è stato ricoverato per primo nell'ospedale di Codogno (Lodi) "è in terapia intensiva, sta meglio di ieri sera, sta leggermente migliorando", ha spiegato l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera. L'uomo - che nelle settimane scorse sarebbe andato a cena con un collega tornato dalla Cina (ora al Sacco di Milano dove si trova in isolamento) - si è presentato ieri 20 febbraio al Pronto soccorso. E ci sono altri due contagiati: la moglie incinta (insegnante, ma da tempo a causa del suo stato interessante non va a scuola) e una terza persona che si è presentata spontaneamente in un ospedale con sintomi di polmonite e che avrebbe avuto dei contatti con il 38/enne.

Secondo quanto ricostruito dai medici che da giovedì lo hanno in cura, il 38enne è andato a correre e poi al lavoro, ha giocato a pallone e ha preso parte a tre cene negli ultimi 4 giorni il 38enne lodigiano. L'uomo lavora per una multinazionale che ha una sede a Casalpusterlengo. I sanitari stanno inoltre cercando di ricostruire cosa abbia fatto e chi abbia incontrato in questi ultimi giorni la moglie, che da quanto accertato al momento sembrerebbe però aver avuto meno contatti del marito.

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