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Coronavirus, sette morti in Italia: l'ultimo era un paziente in dialisi

Coronavirus, sette morti in Italia: l'ultimo era un paziente in dialisi

L'Ue: "Dall'Italia risposta molto professionale". Ma l'Oms esprime preoccupazione per la situazione nel nostro paese

24 febbraio 2020
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ROMA. Sono sette le vittime in Italia per il coronavirus, sei in Lombardia e una in Veneto. E' morto all'ospedale Sant'Anna di Como il paziente trasferito dal Lodigiano nel fine settimana risultato positivo al tampone sul Coronavirus. L'uomo, 62 anni, residente a Castiglione d'Adda, già dializzato, presentava una serie di importanti patologie croniche pregresse. Aveva contratto il Covid-19 ed era stato trasferito nell'ospedale comasca nella notte tra venerdì e sabato. Lo si apprende da fonti ospedaliere confermate dalla Regione.

Un'altra vittima di Castiglione d'Adda aveva 80 anni: è morto all'ospedale Sacco di Milano. Giovedì scorso era stato portato dal 118 all'ospedale di Lodi per un infarto, stesso giorno in cui era arrivato il 38enne che è stato il primo paziente risultato positivo al virus. L'ottantenne è stato ricoverato in rianimazione e poi, risultato positivo al virus, trasferito al Sacco di Milano dove è deceduto. In Lombardia i contagiati sono saliti a 172.

In Veneto invece i casi confermati sono saliti a 32. Un'altra vittima di oggi era residente a Caselle Landi, un centro di circa 1.500 abitanti della provincia di Lodi. L'uomo aveva 88 anni. Sempre oggi è morta una terza persona. Si tratta di un uomo di 84 anni che era ricoverato al Giovanni XXIII di Bergamo. Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha reso noto che gli analisti delle malattie infettive dell'Ospedale Santorso di Vicenza "confermano che il paziente di Albettone, che secondo quanto dichiarato da lui stesso sarebbe stato a Codogno, è risultato negativo al test del coronavirus".

La Regione Lombardia ha smentito la morte della donna di Crema, data stamani per deceduta da fonti ospedaliere degli Spedali civili di Brescia: "In merito alla notizia diffusa dagli organi di stampa in relazione ad una morte agli Spedali Civili di Brescia - spiega una nota della Regione stessa -, sentita la Direzione Sanitaria dell'Azienda Socio Sanitaria Territoriale, Regione Lombardia smentisce tale informazione, precisando che in tale struttura non si è verificato alcun decesso".

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Sono stati intanto dimessi gli otto italiani che, dopo essere stati rimpatriati dalla Cina il 9 febbraio scorso con un volo dell'Aeronautica militare per l'emergenza Coronavirus, hanno trascorso i quattordici giorni di isolamento nel policlinico militare di Roma del Celio. Arrivati in mattinata, i risultati degli ultimi tamponi, gli 8 sono stati dimessi. Cinque hanno già lasciato il policlinico militare, i restanti tre italiani andranno via domani.

Possibili disagi per i treni anche domani - Ancora non si hanno certezze su quando riprenderà la circolazione dei treni sulla linea Lodi Piacenza che è bloccata dalle 13.30 per controlli sanitari e "attività precauzionali" alla stazione di Casalpusterlengo, nella zona rossa del Coronavirus. "In via precauzionale - spiega Rfi in una nota -, l'offerta dei servizi di trasporto da domani, martedì 25 febbraio, sarà ridotta, anche in funzione della domanda di trasporto prevista dalle imprese ferroviarie". Non c'è invece nessun blocco al Brennero ed i treni oggi transitano regolarmente.

"Siamo profondamente preoccupati per l'improvviso aumento dei casi in Italia, Iran e Corea del Sud". Lo ha detto il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus nel suo briefing quotidiano sul coronavirus precisando che "al momento fuori dalla Cina ci sono 2074 casi in 28 Paesi e 23 morti".

"Dobbiamo contrarci sul contenimento e allo stesso tempo fare ogni cosa possibile per prepararci ad una potenziale pandemia", ha detto Ghebreyesus. "Ogni Paese deve fare le sue valutazioni a seconda del proprio contesto. Anche noi lo faremo, monitorando 24 ore la situazione", ha aggiunto, puntualizzando che "c'è necessità di misure cautelative, ma non di paura".

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