La Nuova Sardegna

Passaporto sanitario, Solinas attacca il sindaco di Milano: "Sala abbia la decenza di tacere"

Passaporto sanitario, Solinas attacca il sindaco di Milano: "Sala abbia la decenza di tacere"

Il governatore polemico su alcune frasi del primo cittadino milanese che allude sfavorevolmente al dibattito avviato da Sardegna e Sicilia sulla necessità di una certificazione per i turisti

27 maggio 2020
2 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. "Sala in materia di coronavirus dovrebbe usare la decenza del silenzio, dopo i suoi famigerati aperitivi pubblici in piena epidemia". Così il governatore della Sardegna Christian Solinas replica al sindaco di Milano Giuseppe Sala sulla questione del passaporto sanitario. "Nessuno ha chiesto improbabili patenti di immunità, ma un semplice certificato di negatività".

"La Sardegna - spiega - lo ha fatto proprio per poter accogliere al meglio e in sicurezza tutti i cittadini, anche e soprattutto quelli che sarebbero fortemente penalizzati se il Governo andasse avanti nell'ipotesi di bloccare la mobilità dei residenti in regioni considerate a rischio superiore verso quelle a basso rischio". "Con la mia proposta - sottolinea - anche un cittadino di Milano potrebbe godersi da subito le vacanze in Sardegna facendo un semplice test che certifichi la negatività al virus al momento della partenza".

Questa di Sala, attacca il governatore sardo, «è l'ennesima strumentalizzazione infelice per cercare una ribalta mediatica che, per altri versi, su questo tema già gli appartiene e che difficilmente dimenticheremo».

Cos'ha detto il sindaco di Milano? Sulla pagina Facebook ha espresso alcune valutazioni alludendo, sfavorevolmente, ma senza citarlo in chiaro, al dibattito in corso in Sardegna e Sicilia a proposito della necessità di una certificazione sulla salute di chi viene nelle isole in vacanza. 

Sala: "Vedo che alcuni presidenti di Regione, come Toti della Liguria, dicono: accoglierò a braccia aperte i milanesi. Altri, non li cito, dicono magari se fanno patente di immunità o qualcosa del genere. Io però, e parlo da cittadino prima ancora che da primo cittadino, quando poi deciderò dove andare per un weekend o una vacanza me ne ricorderò". Ancora, sempre in un video su Facebook, parlando della riapertura dei movimenti tra le varie regioni, invita ad attendere per capire in base a quali parametri verranno prese le decisioni. "Sarebbe utile non saperlo solo il giorno prima" dice, "Dal 3 di giugno anche noi possiamo lasciare nostra regione? Quello che il governo decide noi faremo, però ho chiesto al governo, in particolare ieri al ministro Boccia, un paio di cose. La prima - sottolinea il sindaco - è che non ce lo dicano il giorno prima. La seconda è capire in base a che parametri verrà presa questa decisione. Considereranno R0, i tamponi fatti, le persone in terapia intensiva? Sarebbe anche carino dare questa informazione, poi qualcuno deciderà e noi applicheremo".  

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:cagliari:cronaca:1.38893074:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/cagliari/cronaca/2020/05/27/news/coronavirus-la-regione-isolata-sui-test-per-chi-arriva-in-sardegna-1.38893074]]

In Primo Piano
Disagi

Alghero, tre passeggeri lasciati a terra per overbooking da Aeroitalia

di Massimo Sechi

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

Le nostre iniziative