La Nuova Sardegna

Carloforte, costretti dal Covid a "vacanze forzate"

Carloforte, costretti dal Covid a "vacanze forzate"

Famiglia bloccata in barca nell'isola di San Pietro: "non abbiamo più soldi"

26 novembre 2020
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CARLOFORTE. Odissea nel Mediterraneo. Ma al posto di Polifemo c'è il Covid. Protagonista una coppia italo-tedesca. Con loro due bambine di dieci e quindici anni.

Più cane e gatto. Al momento la barca è diventata un'abitazione, ormeggiata a Carloforte, l'isola nel sud ovest della Sardegna, dallo scorso agosto. E i "naufraghi forzati" vorrebbero stare lì ancora sino alla primavera anche perché vicino a Valencia, dove hanno casa, la situazione Covid non è delle migliori. Il problema? Sono finiti i soldi: Andreas Schmidt, 41 anni, quando ad agosto è partito con la famiglia destinazione Grecia, il lavoro lo aveva: un posto anche importante e ben remunerato in un call center. Durante la navigazione quel lavoro è sparito. E questo è lo scenario sullo sfondo delle altre disavventure.

Partenza ad agosto in allegria per godersi un mese di ferie. Ma c'è il primo contrattempo: la barca a vela si ferma a Carloforte per un problema tecnico. Si casca bene, splendido posto. Ma da lì la famiglia non si muoverà più. Prima c'è la quarantena per il Coronavirus imposta a tutti quelli che approdano nell'isola. Poi i primi guai economici che rendono difficile se non impossibile il ritorno a casa. E intanto arriva settembre. Le ragazzine vengono iscritte a scuola. E si integrano bene anche nelle rispettive classi. Ma in casa - o meglio in barca - scarseggiano i beni di prima necessità.

Carloforte si mobilita. Gran parte dell'aiuto arriva dalla parrocchia. Ma tanti residenti danno una mano come possono."A questo punto -  spiega Andreas  - l'unica soluzione potrebbe essere quella di trovare un lavoro qui a Carloforte e aspettare che anche in Spagna diminuiscano i contagi per il Covid. Siamo pronti a fare di tutto, non c'è problema". Il ritorno infatti è una missione quasi impossibile: da un lato le difficoltà burocratiche legate al fatto che Andreas e familiari non sono cittadini spagnoli, dall'altro la rigida normativa anti-Covid che non comprende questo spostamento tra i giustificati motivi per poter tornare in Spagna. (Stefano Ambu/ANSA).

 

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