La Nuova Sardegna

Vertice G7 al via, obiettivo ricostruzione post Covid

Vertice G7 al via, obiettivo ricostruzione post Covid

Debutto nel pomeriggio, fra misure sicurezza e allerta contagi

11 giugno 2021
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(ANSA) - CARBIS BAY, 11 GIU - "Building back better": è all'insegna di questo slogan, improntato all'impegno di lavorare per una ricostruzione in meglio del mondo dopo lo tsunami della pandemia, il vertice dei capi di Stato e di governo del G7 (per l'Italia Mario Draghi) che si apre oggi sotto presidenza britannica a Carbis Bay, in Cornovaglia.

Vertice segnato dalle consuete misure di sicurezza - particolarmente strette attorno alla zona rossa di Carbis Bay e St.Ives - a cui si affiancano le precauzioni sanitarie: fino all'isolamento di un intero albergo che ospita giornalisti americani e membri della delegazione tedesca in seguito alla scoperta di un piccolo focolaio di contagi Covid tra alcuni dipendenti della struttura.

L'arrivo dei leader (inclusi i vertici Ue) si sta completando in queste ore e il via è previsto alla 14 locali, le 15 in Italia, con le foto di rito. Poi scatterà la prima sessione di lavoro dedicata in particolare all'economia e alla giustizia sociale sotto il titolo "Building Back Better: Recovery for All" (Ricostruire in meglio: una ripresa per tutti), cui seguiranno domani sessioni incentrate (sempre sotto il titolo "Buliding Back") sulla flessibilità, sulla politica estera, su sanità e vaccini, e domenica sulla società aperta e infine sul clima e una politica più verde.

Le ultime tre sessioni saranno allargate ai leader ospiti di Australia, Corea del Sud, India e Sudafrica. Ieri la vigilia è stata dominata dalla presenza del nuovo presidente americano Joe Biden, e dal suo bilaterale con il padrone di casa Boris Johnson: incontro a margine del quale è stata svelata l'ambizione di dar vita a una nuova Carta Atlantica per sancire la nascita di "un fronte delle democrazie" dinanzi alla sfida di Paesi come Cina o Russia; ma soprattutto è stata annunciata la donazione di un miliardo di dosi di vaccini anti Covid ai Paesi meno ricchi del pianeta fra quest'anno e la prima metà del 2022.

Con 500 milioni di dosi messe sul piatto dagli Usa (come una sorta di "arsenale" per sconfiggere la pandemia e "senza richiesta di contropartite", ha giurato Biden), 100 milioni dal Regno Unito e altri 400 milioni fra Italia, Giappone, Canada, Germania, Francia e Ue. (ANSA).

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