La Nuova Sardegna

Nuovo ambasciatore Usa a Pechino, la Cina è un aggressore

Nuovo ambasciatore Usa a Pechino, la Cina è un aggressore

Burns attacca: 'Prepotente con Taiwan, ingiusta nello Xinjang'

21 ottobre 2021
2 MINUTI DI LETTURA





(ANSA) - WASHINGTON, 21 OTT - Duro attacco contro la Cina da parte del futuro ambasciatore Usa a Pechino. "Non possiamo assolutamente fidarci" del governo cinese per quanto riguarda Taiwan "per questo la priorità degli Stati Uniti è rendere Taipei un osso duro", ha dichiarato davanti alla commissione esteri del Senato americano Nicholas Burns, designato dal presidente Joe Biden per guidare la missione diplomatica Usa a Pechino. Burns ha anche parlato delle recenti incursioni di aerei da guerra cinesi nella zona aerea di Taiwan, definendole "particolarmente discutibili".

Diplomatico di carriera che ha lavorato in diverse amministrazioni statunitensi, sia sotto Democratici che Repubblicani, Burns ha poi accusato il governo cinese di essere "aggressivo nei confronti dell'India lungo il confine himalayano, del Vietnam, delle Filippine e altri nel Mar Cinese Meridionale e del Giappone, nel Mar Cinese Orientale".

"Pechino ha lanciato una campagna di intimidazione contro l'Australia e, più recentemente, contro la Lituania. Il genocidio della Repubblica popolare cinese nello Xinjiang, i suoi abusi in Tibet, il soffocamento dell'autonomia e delle libertà di Hong Kong e la prepotenza nei confronti di Taiwan sono ingiusti e devono cessare", ha continuato Burns senza mezzi termini sottolineando alla fine che il potere della Cina non deve essere sopravvalutato: "Hanno pochissimi amici. Non hanno veri alleati", ha decretato invitando "a non dare troppo peso ai loro punti di forza né a sottovalutare quelli degli Stati Uniti", ha detto alla commissione. (ANSA).

In Primo Piano

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative